Perché le assicurazioni sanitarie sono disposte a regalarci uno smartwatch
- Allenarsi con lo smartwatch
Ti sconto l'assicurazione sulla vita se in cambio fai esercizio fisico. E' la proposta di alcune compagnie, tra le quali l'americana John Hancock Insurance. Una possibilità offerta dalla tecnologia. E in particolare da smartwatch e bracciali per il fitness.
Sono i dispositivi indossabili, infatti, a fornire le prove dell'attività fatta dagli assicurati. Le compagnie ci guadagnano perché avere clienti in salute significa, in media, che avranno vite più lunghe. Ricevono quindi premi più a lungo e passa più tempo prima di dover sborsare la cifra assicurata.
La salute, però, potrebbe non essere un incentivo sufficiente per i clienti. Ecco perché John Hancock ha studiato una serie di incentivi. Chi accetta di indossare un bracciale intelligente, paga premi ridotti e ha sconti sui prodotti di alcune società e su alcune piattaforme online. Un altro incentivo riguarda la possibilità di avere un dispositivo gratuito.
John Hancock offre di finanziare l'acquisto, tra gli altri, di Apple Watch e Fitbit. Se il cliente fa sport e raggiunge gli obiettivi del suo allenamento, paga rate minime o nulle. Se invece si dimostra pigro, il prezzo sale, fino a quindici dollari al mese. In sostanza, quindi, mantenersi in forma permette di avere gratis smartwatch che costano qualche centinaio di dollari e di risparmiare sui premi.
In cambio, le compagnie assicurative come John Hancock possono contare su un altro vantaggio. Oltre a un flusso di denaro più duraturo, ottengono dati. Informazioni sensibili, perché riguardano la salute, rilevate (potenzialmente) 24 o ore su 24. Non è necessario indossare sempre lo smartwatch. Quando si slaccia il cinturino, si deve però attivare il gps dello smartphone per provare che si sta correndo al parco o si stanno facendo esercizi in palestra.
John Hancock ha spiegato a Quartz che i dati non sono condivisi o venduti a terze parti. Restano solo a disposizione della società. Che, a quanto pare, non avrebbe avuto rimostranze dei clienti sulla privacy. Forse perché custodire dati sensibili non è una novità per le compagnie assicurative. Ci sono anche altre società, come United Healthcare e la startup Oscar, che utilizzano gli orologi intelligenti in cambio di condizioni più favorevoli.
Sarà questo il futuro delle assicurazioni sulla vita? Possibile, anche perché - come dimostra l'elettrocardiografo mondato sull'Apple Watch 4 - i nuovi wearable iniziano a puntare non solo sul benessere ma anche sulla sanità. Tuttavia, questo tipo di contratti non è adatto a tutti. Tendono infatti a escludere o penalizzare chi ha problemi tali da ridurre la sua capacità di muoversi, come impedimenti fisici e depressione.