AGI - Social e siti di informazione in Russia stanno iniziando a riempirsi di foto e video che ritraggono bambini e bambine di tutto il Paese sfilare in divisa nelle mini-parate organizzate dalle scuole per il Giorno della Vittoria sui nazisti, di cui quest’anno, il 9 maggio, ricorre l’80esimo anniversario.
Il culto patriottico tra i più giovani
Con la guerra in Ucraina, il culto delle vittorie militari è sempre più centrale nella propaganda russa che ha preso di mira da tempo i più giovani con lo scopo di formare una nuova generazione di fedeli patrioti. Poco dopo l’invasione su vasta scala, nelle scuole russe sono state introdotte lezioni di vera e propria propaganda politica, con al centro la promozione del sacrificio per la patria. La lezione chiamata "Conversazioni importanti" prevede, tra le altre cose, l’alzabandiera nel cortile mentre viene suonato l’inno nazionale e discussioni in classe su argomenti che spaziano dai valori familiari agli eroi e alle glorie militari nazionali.
La parata dei Pronipoti della Vittoria
A Vladivostok, nell’Estremo Oriente russo, il 4 maggio si è svolta la parata dei "Pronipoti della Vittoria", alla quale hanno preso parte più di 1.500 alunni delle scuole elementari provenienti da tutta la regione del Primorye. Insieme a loro, riporta il quotidiano indipendente Novaya Gazeta, c’erano anche militari in servizio attivo ed ex militari russi, che hanno sfilato sotto gli occhi di studenti arrivati dalla Corea del Nord, scesa in campo con la Russia nel contrastare l’offensiva ucraina nella regione di Kursk.
Addestramento e supporto logistico
Alla parata erano presenti molti bambini della prima elementare i cui padri sono al momento in guerra. I piccoli patrioti vengono "addestrati" dai loro insegnanti e da militari che combattono nell’operazione militare speciale; le autorità regionali pagano gli autobus per andare alle prove, come anche le uniformi militari.
Critiche e dissenso sui social
Le immagini della parata a Vladivostok sono circolate molto sui social media e diversi utenti hanno espresso disaccordo con l’iniziativa. "Vergognoso, i nonni sono morti perché i loro figli non dovessero mai indossare una uniforme militare"; "i nostri nonni e bisnonni hanno combattuto e sono morti per un futuro di pace, non per le guerre", sono alcuni dei commenti riportati da Novaya.
Resistenza silenziosa nelle scuole
Proprio nelle scuole si consuma una delle poche forme di dissenso ancora possibili in Russia e si misura la distanza tra la propaganda e la vita reale. Di fronte a quello che definiscono un flusso sempre crescente di disinformazione sulla guerra in Ucraina nelle scuole, alcuni genitori e insegnanti stanno portando avanti una battaglia disperata per salvare le menti dei loro figli, come racconta un articolo del New York Times: si preparano falsi orari per nascondere i tentativi di evitare i corsi di educazione patriottica; alcuni genitori optano per istruire i figli a casa; altri cercano di aiutare i giovani a orientarsi in un sistema scolastico in cui, a loro dire, la propaganda è diventata ormai tentacolare.