Superfoods: meglio degli alimenti nostrani?
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Superfoods: meglio degli alimenti nostrani?
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“Superfoods” esotici

Alternative locali e tradizionali

Bacche açaí

Le bacche açaí (provenienza America del Sud, foresta pluviale delle Amazzoni) vengono vendute in forma di polvere, polpa o succo. Si distinguono per il loro contenuto di antociani, che sono dei fitocoloranti rossi, blu e viola. Le bacche parrebbero avere un'azione anti-età e proteggere da cancro e malattie cardio-vascolari.

Mirtilli neri, bacche di sambuco

Frutti locali come mirtilli neri o bacche di sambuco raggiungono livelli antociani simili a quelli delle bacche açaí. Inoltre è possibile raccoglierli direttamente.

Semi di chia

Semi di chia-Samen (originari del Messico) sono ricchi di acidi grassi omega 3 poliinsaturi, fibre, minerali e proteine. Gli acidi grassi omega 3 hanno effetti antiinfiammatori e abbassano il colesterolo.

Semi di lino

Anche i semi di lino sono ricchi di omega 3 e fibre e non temono il confronto con i semi di chia. Contengono, inoltre, un'ottima quantità di calcio e ferro. Consiglio: una macinatura grossa rende più facile la metabolizzazione dei nutrienti.

Matcha

Matcha (origine Cina, Giappone) è una polvere ottenuta da foglie di tè verde macinate. A differenza dell'infuso tradizionale, nel Matcha la polvere viene assunta assieme al tè. Il matcha contiene agenti concianti e polifenoli, che hanno degli effetti antiossidanti. Anche al matcha vengono attribuiti effetti antiinfiammatori e antitumorali. Il matcha è venduta a prezzo piuttosto elevati.

Tè verde, erbette nostrane

Anche il tè verde tradizionale contiene polifenoli antiossidanti, ed è assai più economico del matcha. Il fatto che il matcha abbia maggiori effetti benefici sulla salute non risulta al momento comprovato.

Anche le erbette locali, usate in cucina oppure come erbe officinali, sono in parte molto ricche di antiossidanti.

Wheatgrass (erba di grano)

I fuscelli non maturi del grano vengono lavorati per estrarne il succo di erba di grano oppure per essere ridotti in polvere. L'erba di grano è ricca di vitamine, minerali e clorofilla (il fitocolorante verde). Si parla di effetti disintossicanti e profilattici contro il cancro.

Cavolo riccio, broccoli

Verdure come il cavolo riccio o i broccoli sono ricchi di clorofilla, fibre e metaboliti secondari. Forniscono, inoltre, calcio e ferro vegetale. In particolare il cavolo riccio contiene molta vitamina C, anche se cotto. Chi assolutamente non voglia rinunciare alla “wheatgrass”, la può anche coltivare sul davanzale.

Bacche goji

La bacca goji (origine Cina) è ricca di vitamine, minerali e antiossidanti e se ne parla come avesse effetti anti-età miracolosi.

Attenzione: la merce importata, in particolare le bacche provenienti dalla Cina, in passato hanno evidenziato notevoli residui di pesticidi. È consigliabile, pertanto, scegliere prodotti biologici.

Ribes neri

I ribes neri sono ricchi di vitamina C e antociani dall'effetto antiossidante e sono a disposizione freschi nel periodo di raccolta. Da alcuni anni anche in Alto Adige si coltivano e si commerciano bacche goji. Questi crescono praticamente “sulla porta di casa”.

Moringa

Dalle foglie dell'albero moringa o amoracchia (origine India) si ottiene una polvere. La moringa è ricca di metaboliti secondari. I glucosinati ivi contenuti, che danno l'aroma di rafano, hanno effetti antibiotici e preventivi del cancro.

Cren (rafano)

Anche le radici del cren contengono molti glucosinati. Questi metaboliti secondari danno il sapore tipico, un po' piccante un po' aspro, anche ad altre verdure, come il cavolo, il crescione ed il rafano rapa.

Melograno

I grani del melograno (origine vicino oriente) contengono polifenoli, che hanno effetti antiossidanti e antiinfiammatori, ed abbassano la pressione. Da qualche tempo le spremute fresche di melograno vengono offerte quale bevanda anti-età. Le sostanze che compongono il melograno sono state oggetto di analisi piuttosto accurate. A seconda della provenienza, i frutti hanno però alle spalle lunghi tragitti.

Bacche nostrane

Anche le bacche nostrane come i lamponi, il ribes e anche l'uva sono ricchi di polifenoli, e possono, volendo, essere coltivate in giardino.

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