(AGI) - Roma, 23 mar. - Con un'economia in forte espansione, stabilita' politica, ampia disponibilita' di materie prime e personale locale ben qualificato, l'Indonesia offre "ottime opportunita' per il made in Italy in molteplici settori". Lo ha sottolineato Attilio Tranquilli, vice presidente vicario Unindustria, intervenendo al convegno "Indonesia, gigante dell'Asean". All'iniziativa hanno preso parte l'ambasciatore indonesiano, August Parengkuan, il console onorario Giuseppe Testa e Maurizio Accinni, referente Sviluppo Internazionale di Bnl - Gruppo Bnp Paribas. Il dibattito e' stato organizzato da Unindustria, in collaborazione con l'ambasciata indonesiana, per illustrare alle aziende informazioni economiche rilevanti per cogliere le opportunita' di business nel piu' popoloso paese del sud-est asiatico e dell'area di libero scambio Asean, cui aderiscono 10 Paesi.
"Quella dell'Indonesia e' un'economia in forte espansione, che negli ultimi anni ha visto il prodotto interno lordo aumentare con una media del 5-7% annuo. Con oltre 250 milioni di abitanti di cui il 60% sotto 35 anni, e con 90 milioni di forti consumatori stimati entro i prossimi 15 anni, il gigante del Sud Est asiatico offre ottime opportunita' per il nostro made in Italy in molteplici settori: dalla componentistica all'edilizia e infrastrutture, dall'agroindustria al tessile e al luxury", ha commentato Tranquilli. "Ci sono percio' - ha aggiunto - ampi margini per la crescita dell'interscambio laziale con il Paese, che pur vede un incremento di quasi il 70% dell'export negli ultimi tre anni".
Tra i punti di forza indicati, stabilita' politica, rapida crescita, riforme strutturali, ampia disponibilita' di materie prime, personale locale ben qualificato, manodopera efficiente, incentivi fiscali per investimenti, zone economiche speciali. Tutti fattori, ha spiegato Tranquilli, che "rappresentano un clima ideale per il business e per il nostro Made in Italy". "La visita del presidente Mattarella del novembre scorso ha rilanciato i gia' ottimi rapporti e ora invitiamo quindi le aziende laziali a rivolgere la loro attenzione a questi mercati cosi' importanti e che in prospettiva lo saranno ancora di piu'". (AGI)
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