Dakar - "Condivido la posizione della presidenza senegalese sul fatto che serve contrastare l'immigrazione illegale". Cosi' il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, al termine della missione congiunta con l'Unione Europea in Senegal, terza tappa dopo quelle in Niger e Mali.
"Lo dico da rappresentante di un Paese che ha una delle due piu' grandi comunita' di senegalesi in Europa, che e' molto ben integrata, che produce e da' lavoro, con eccellenti rapporti con l'Italia", ha detto Gentiloni in un'intervista con Tv5Monde, France24 e Radio France Internazionale dopo l'incontro con il collega senegalese Mankeur Ndiaye.
"Mano mano che ridurremo gli immigrati irregolari - ha auspicato il ministro - potremo aumentare le forme regolari di migrazione. Il fenomeno non finira' domani, durera' anni, dobbiamo decidere se saranno anni di lutto e criminalita' o di migrazioni controllate, per questo serve una forte collaborazione tra Italia, Ue e Senegal".
Italia e Senegal stanno perfezionando una intesa secondo la quale saranno le autorita' di Dakar a identificare i migranti irregolari senegalesi in Italia che dovranno essere rimpatriati. "Le autorita' senegalesi - ha spiegato il ministro dopo una serie di incontri a Dakar - tengono a due cose: la prima e' concentrare i rimpatri sui loro concittadini e non sui presunti senegalesi e su questo si e' creata un'intesa per la quale saranno loro a identificare i migranti a rimpatriare in base al loro registro di stato civile. Nei prossimi giorni ci saranno incontri a Roma per definire gli aspetti tecnici della collaborazione. La seconda, Dakar vuole che i rimpatri abbiano dei programmi di accompagnamento che permettano ai senegalesi rimpatriati di lavorare e cosi' e di rimanere in Senegal". Quest'anno il numero dei senegalesi arrivati in Italia, e' stato finora di 8.740 persone, che rappresenta il 5% del totale. Di questi, seimila hanno fatto richiesta di asilo politico. (AGI)