(AGI) - Londa (Firenze), 20 apr. - "I lavori al lago di Londa potevano iniziare subito dopo il dissequestro da parte della Procura avvenuto in primavera 2015. I soldi, seppur pochi, erano gia' disponibili. I lavori non sono iniziati ed e' stato preso tempo da parte dell'amministrazione; supponiamo in attesa dello svilupparsi delle vicende giudiziarie". A prendere posizione, in una nota congiunta, sono i consiglieri comunali della Lista Civica "Per Londa" Angelo Vizzaidi e Tiberio Corsinovi. "Ricordiamo - proseguono - che le vicende giudiziarie riguardano le persone indagate, il sindaco e due tecnici, non il lago! Il lago e' stato dissequestrato e l'amministrazione, rispettando le norme, puo' farci, fin dalla primavera 2015, tutti i lavori che desidera. L'inchiesta e il sequestro del lago - ricordano i due esponenti politici - sono scattati perche' dal giorno dell'avvenuta apertura molti cittadini del territorio, vedendo il paesaggio del fiume devastato, hanno fatto esposti alle autorita' competenti allarmati dalla moria di pesci, dalle alterazioni delle acque, dai fanghi maleodoranti e da tutto cio' che molti hanno potuto osservare in quei giorni. Ricordiamo, inoltre, che fare un esposto alle autorita' competenti e' un dovere del cittadino ogni qual volta il cittadino ritiene o presuppone che sia in corso o sia stato commesso un reato. Spettera' poi alle autorita' accertare se il reato e' stato commesso o meno senza alcuna conseguenza per il cittadino che ha avanzato l'esposto. Noi di 'Per Londa', in qualita' di pubblici ufficiali, quando fu aperto il lago ci attivammo i giorni successivi contattando Il Corpo Forestale dello Stato, Arpat e Provincia, per chiedere se vi era un rischio ambientale nel Torrente Moscia e sollecitando un tempestivo intervento per porre in salvo i tanti pesci intrappolati nelle pozze. Mesi dopo, il Corpo Forestale dello Stato, su mandato della Procura, ci convoco' come persone informate sui fatti ponendoci domande e chiedendo supporto per il buon svolgimento delle indagini. Per quel che sappiamo, come noi, in quel periodo sono stati interrogati e interpellati molti cittadini di Londa e non solo Adesso il processo, in primo grado, sta per concludersi e a fine mese il giudice dovrebbe pronunciare la sentenza. Ci riferiscono gli interessati che il Pubblico Ministero ha gia' formulato una richiesta di condanna superiore a due anni per il sindaco di Londa e per i due tecnici. Inoltre vi e' la costituzione di parte civile di una associazione ambientalista. La richiesta del pm di condanna, per quanto sappiamo - affermano i due consiglieri - poggia su molte indagini condotte, su numerose testimonianze e su ampie documentazioni. Attendiamo che si esprima il giudice... speriamo umanamente che i singoli non ricevano condanne... sopratutto speriamo che il sindaco di Londa non abbia commesso reati perche' sarebbe un danno di immagine notevole per il nostro Comune. In ogni caso la giustizia deve fare il suo corso. Detto cio', i lavori di pulitura del lago potevano iniziar fin dal 2015. Al di la' degli esiti del processo, che non interessa a nessuno se non ai processati - concludono Vizzaidi e Corsinovi - speriamo che i lavori inizino quanto prima e se chi e' gravato da processi non ha il coraggio di occuparsi dei lavori faccia un passo indietro e lasci operare chi non ha pendenze con la giustizia". (AGI)
Red/Ett