(AGI) - Palermo, 2 mag. - Importante traguardo per la Sicilia e il suo Istituto zooprofilattico sperimentale. Il Centro regionale di monitoraggio e recupero di tartarughe e cetacei diventa centro di referenza nazionale. Con decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, il Centro e' stato istituito dal ministero della Salute, a seguito dell'istanza presentata dall'ente nel dicembre scorso, "considerata l'esperienza acquisita negli anni". Un passaggio significativo di competenze che l'Istituto ha voluto sottolineare liberando in mare, oggi pomeriggio, nella caletta di sant'Erasmo al Foro Italico, una tartaruga della specie Caretta caretta - chiamata Lilo, dal nome di un personaggio di Walt Disney - dotata, per la prima volta in Sicilia, di un localizzatore satellitare. Un sofisticatissimo meccanismo tecnologico prodotto negli Stati Uniti, che permettera', per un anno e mezzo, ai biologi marini di conoscere gli spostamenti delle Carette carette, studiarne i flussi migratori, capire quali sono le temperature ideali per la loro sopravvivenza e le rotte che preferiscono. Insomma, gli studiosi saranno in grado di scoprire i segreti di questi meravigliosi esemplari marini. Il Centro di monitoraggio dello Zooprofilattico, nato nel 2013, e' un grande osservatorio di tutte le coste siciliane, che tiene sotto controllo la situazione epidemiologica relativa agli spiaggiamenti. Quando le tartarughe recuperate sono ancora vive, contattato dalle varie Capitanerie di porto, interviene per ripristinare le loro funzioni organiche. Nel decreto si legge che la creazione di un Centro di referenza nazionale deriva dalla "necessita' di monitorare lo stato sanitario delle tartarughe marine, non solo per contribuire alla salvaguardia e alla tutela di una specie protetta, ma soprattutto per le problematiche che ne derivano in ambito sanitario, sia dal punto di vista microbiologico che parassitologico, al fine del controllo della diffusione delle malattie infettive e diffusive". Soddisfatto il direttore sanitario dell'Istituto, Santo Caracappa: "Il primo passo che faremo sara' quello di metterci in contatto con i referenti dei singoli Istituti zooprofilattici d'Italia e le associazioni di settore per coordinarne le attivita' - ha spiegato -. Inoltre, forniremo assistenza tecnico-scientifica al ministero della Salute per l'elaborazione di piani di controllo e sorveglianza e cureremo l'organizzazione di corsi di formazione per il personale del servizio sanitario nazionale". "Oggi, per la salvaguardia della salute, e' determinante studiare il rapporto tra uomo, animali e alimentazione". (AGI)
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