(AGI) - Genova, 7 apr. - "La sentenza della Corte di Strasburgoriconosce la tragica realta' delle violenze perpetrate allaDiaz e mette a nudo la responsabilita' di una legislazione chenon prevede il reato di tortura e, per questa ragione, lasciasostanzialmente impuniti i colpevoli. E' una sentenza di grandevalore, non solo da rispettare, ma da condividere pienamente".Cosi' il sindaco di Genova, Marco Doria, commenta la sentenzadella Corte Europea dei Diritti dell'Uomo che oggi hacondannato l'Italia definendo "tortura" quanto compiuto dalleforze dell'ordine all'interno della scuola Diaz la notte del 21luglio del 2001 e sottolineando il vuoto normativodell'ordinamento italiano che non prevede il reato di tortura."La Citta' di Genova, che e' stato teatro di quelle violenze -aggiunge Doria - la accoglie come fatto di verita' e digiustizia e ne sottolinea l'importanza come richiamo eindicazione per la democrazia. Uno stato democratico non puo'ignorare il reato di tortura e non deve mai tollerare cheuomini che agiscono in suo nome compiano atti di brutaleviolenza contro le persone e i diritti dell'uomo. E', questa,una condizione essenziale anche per difendere la dignita' -conclude - di quanti operano invece negli apparati dello statosecondo i principi della Costituzione". (AGI)Ge2/Pgi