(AGI) - Roma, 30 apr. - Inaugurata questa mattina nella sede del Commissariato di Polizia 'San Lorenzo' la sala intitolata alla memoria dell'ispettore della Polizia di Stato Roberto Mancini, impegnato negli ultimi anni della propria vita alla lotta contro la criminalita' organizzata e il traffico di rifiuti illeciti nel Casertano. Alla cerimonia era presente anche il nuovo Capo della Polizia, Franco Gabrielli, anche se lo stesso ha precisato di esserci nel ruolo di Prefetto di Roma, "e credo che il Prefetto di Roma oggi dovesse essere qui per testimoniare la vicinanza alla famiglia, al questore di Roma ed alla collega che dirige il commissariato". Presente anche il vice capo della Polizia, Luigi Savina, il quale ha sottolineato nel corso della cerimonia che "in tempi non sospetti, quando non era stato coniato il termine ecomafia, Roberto Mancini aveva intuito che commerciare i rifiuti fosse una possibilita' economica che consentiva di fare 'piccioli' (affari, ndr) ancora piu' che con la droga". Savina ha aggiunto che di Mancini lo ha colpito "la perseveranza, nonostante fosse consapevole di avere un tumore andava avanti con energia per portare avanti le indagini che aveva fatto a servizio dei cittadini". A sua volta il questore di Roma, Niccolo' D'Angelo, nel ricordare Mancini si e' detto "emozionato, perche' Roberto e' stato uno dei miei, uno dei miei poliziotti, ha fatto la differenza e l'ha fatta in solitudine. Questo tributo, questa sala intestata a lui, penso sia uno dei piu' bei tributi che la questura di Roma possa dare". Alla cerimonia, condotta dal giornalista Sandro Ruotolo, era presente Beppe Fiorello che, nella miniserie "Io non mi arrendo" andata in onda su Rai1 lo scorso febbraio ha interpretato il ruolo di Mancini. "Roberto parlava sempre di squadra, mai di se stesso. Questa la cosa che mi ha colpito di piu' - ha precisato l'attore -, insieme alla sua lungimiranza, cercare di anticipare i tempi, visto che gia' nel 1996 lui aveva capito tutto". La vedova di Mancini, Monica, molto emozionata, ha ringraziato tutta la "famiglia della Polizia", aggiungendo "Oggi mi sento a casa". (AGI)
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