(AGI) - L'Aquila, 29 lug. - Come aveva preannunciato attraversouno dei suoi legali, l'avvocato Maurizio Dionisio, PierluigiTancredi stamane "ha risposto a tutte le domande del giudicerigettando ogni accusa e ribadendo la propria innocenza". Lo hadetto l'avvocato Antonio Milo, uno dei due difensori dell'exconsigliere comunale dell'Aquila Pierluigi Tancredi, al terminedell'interrogatorio di garanzia nell'ambito dell'inchiestacondotta dalla Dda denominata "Redde rationem" su presunteirregolaita' nei puntellamenti per la messa in sicurezza dialcuni edifici pubblici e privati dopo il terremoto del 6aprile 2009. Lo scorso 27 luglio l'inchiesta, coordinata dalprocuratore capo Fausto Cardella e dal sostituto AntoniettaPicardi, ha portato ai domiciliari oltre che allo stessoTancredi, altre 4 persone ovvero gli imprenditori MaurizioPolisini e Andrea Polisini, entrambi di Montorio al Vomanorappresentanti della Edilcostruzioni Group srl, MauroPellegrini, di Caporciano (L'Aquila), amministratore e sociodella societa' 'Dipe' e Giancarlo Di Persio, di San Demetrione' Vestini, anche lui della Dipe. Un'altra misura conl'obbligo di dimora e di firma era stata emessa nei confrontidi Nicola Santoro, dell'Aquila, ritenuto intermediatore.Coinvolti altri 13 indagati tra cui progettisti accusati puredi truffa, e tecnici comunali, ai quali e' stato contestatol'abuso d'ufficio. A condurre le indagini sono stati diversireparti dei carabinieri, in particolare Ros e Noe, ed anche ivigili del fuoco. Tancredi, accusato di corruzione edestorsione - uomo di punta di Forza Italia quando al governodella citta' c'era il centrodestra ed egli era stato ancheassessore in settori strategici - e' ritenuto uno dei cardinidell'indagine della Procura distrettuale antimafia dell'Aquila.Quando era diventato consigliere comunale di opposizione,l'attuale sindaco del Pd Massimo Cialente gli conferi' ladelega alla tutela dei beni culturali. Ma quell'incarico duro'solo pochi giorni poiche' ci fu una sorta di sommossa popolarealimentata da esponenti del centrosinistra. Sul telefonino delprimo cittadino arrivarono centinaia di sms di protesta.Tornando al palazzo di giustizia, l'avvocato Milo non e'entrato nei contenuti dell'interrogatorio: "Non posso entratenel merito perche' siamo nella fase delle indaginipreliminari", ha affermato. Il legale ha intanto avanzatorichiesta di revoca degli arresti domiciliari. Subito dopo l'exconsigliere davanti al gip del tribunale dell'Aquila, GiuseppeRomano Gargarella, e' arrivato l'imprenditore Mauro Pellegrini.(AGI)Ett