(AGI) - Pescara, 2 mar. - "La cocciutaggine nel portare avantiuna proposta sbagliata nel momento sbagliato come quellarelativa all'introduzione della tassa di soggiorno a Pescara ciha fatto definitivamente capire che l'assessore Cuzzi non e'adeguato al ruolo che occupa e pertanto ne chiediamo ledimissioni". La richiesta viene dalla Confcommercio di Pescara. "Non riusciamo davvero a capire - afferma il presidenteEzio Ardizzi - come nel pieno di una crisi drammatica comequella attuale in cui le famiglie sono in difficolta' ed iconsumi sono in costante calo si possa inrodurre un ulterioreostacolo che scoraggi la gente dal venire a Pescara. Mentrestiamo facendo salti mortali per cercare di far tornareclientela nella nostra citta', per veicolare il messaggio che aPescara si compra meglio, viene calato dall'alto, senza unastrategia condivisa, un'ulteriore balzello sulle spalle degliimprenditori del turismo, che andrebbe a penalizzareulteriormente un settore gia' in piena difficolta'. E' infatti noto - osserva il presidente - che la tassa disoggiorno viene percepita negativamente dal cliente e divienefattore discriminante nelle scelte, specie per destinazioni,come Pescara, che non fanno parte del circuito turistico diprima fascia. Per capirci, non stiamo parlando di citta' comeRoma, Firenze o Venezia conosciute universalmente e meteturistiche cui nessuno rinuncerebbe indipendentemente dallatassa di soggiorno. Pescara e' una destinazione che si gioca lasua partita con altre analoghe mete turistico/commerciali sudifferenze anche minime sul prezzo dell'offerta e per unafamiglia di quattro persone anche un euro al giorno a personaandrebbe ad incidere per circa trenta euro su un soggiornosettimanale. E non parliamo solo di danno per gli alberghi,poiche' le minori presenze causerebbero a catena un calo neiconsumi nei pubblici esercizi ed anche un calo negli acquistiper lo shopping. Appare evidente - prosegue Ardizzi - che inmancanza di una strategia condivisa con gli operatori l'unicafinalita' di tale urticosa tassa sarebbe quella di contribuirea ripianare il buco del bilancio comunale o di essereutilizzata per organizzare qualche sporadico concertino capacesolo di dare un po' di lustro personale all'assessore in cambiodi qualche birra venduta e di tantissimo sporco aggiuntivo perla citta'. No, non e' cosi' che si rilancia il turismo, non e'cosi' che si rilancia il commercio. Non e' la prima volta chetentiamo di far ragionare il giovane assessore e di dargliqualche consiglio per colmare evidenti lacune di esprienza inun ruolo particolarmente delicato. Ma - conclude il presidentedi Confcommercio Pescara - non c'e' peggior sordo di chi nonvuol sentire e di fronte a quest'ennesimo passo falso nonpossiamo che chiedere con decisione le sue dimissioni". (AGI)Red/Ett