(AGI) - L'Aquila, 12 giu. - Ergastolo: questa la condannainflitta dalla Corte d'Assise dell'Aquila nei confronti di VeliSelmanaj, 48 anni, kosovaro, che a Pescina (L'Aquila) il 16ottobre dello scorso anno uccise l'ex moglie Fatime di 45 annie una delle figlie, la 21enne Senade, a colpi di pistola. Igiudici, inoltre, hanno condannato l'imputato all'isolamentodiurno per un anno e mezzo, all'interdizione perpetua daipubblici uffici e gli hanno tolto la potesta' genitoriale. Lasentenza e' in sostanza in linea con la richiesta del pmMaurizio Maria Cerrato alla quale si era associato l'avvocatoLeonardo Casciere, legale delle parti civili. All'imputatoveniva contestato il reato di duplice omicidio con leaggravanti della premeditazione, del vincolo discendente con lafiglia, oltre al porto e alla detenzione abusiva di arma dafuoco. Secondo il pm Selmanaj si era sentito leso del poteresul nucleo familiare di cui si riteneva capo indiscusso.L'uomo, reo confesso, non aveva accettato di essere statocacciato via dall'abitazione di Pescina dalla famiglia. Unadecisione, secondo quanto ricostruito dalle indagini e nelprocesso, presa per un passato fatto di violenze e molestie neiconfronti della moglie e delle figlie. A denunciare per primagli abusi del padre fu proprio la giovane vittima. La Corte,presieduta dal giudice Giuseppe Grieco (a latere GiuseppeRomano Gargarella) non ha quindi accolto le istanze delladifesa dell'omicida che aveva chiesto per Selmanaj ilriconoscimento del vizio parziale di mente, le attenuantigeneriche e l'esclusione della premeditazione. Il 16 ottobreFatime e Senade erano andate a fare la spesa in unsupermercato. Veli Selmanaj le avrebbe seguite gia' dalpomeriggio dello stesso giorno, da quando erano uscitedall'azienda agricola 'Coltor' di Ortucchio (L'Aquila) dove ledue donne lavoravano. Poi, quando ormai era quasi sera, nelpiazzale del discount Todis l'agguato: il kosovaro avevasparato prima alla moglie e poi alla figlia che, ferita, avevatentato di scappare. Ma fu un'esecuzione in piena regola vistoche la ragazza era stata finita con un colpo di pistola allatesta. Selmanaj, arrestato poco dopo dai carabinieri, aveva conse' un revolver calibro 22 e, nascoste in un vano dellaportiera dell'auto, circa 33 cartucce. (AGI)Aq1/Ett