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"Sulla questione morale non arretriamo. Comunque si chiami il sottosegretario, sia del Movimento o di un partito alleato, le regole si rispettano. Questo deve essere ben chiaro, lo diremo sempre". Lo ha detto Luigi Di Maio, capo politico M5s e vicepremier, alla presentazione del programma per le elezioni europee del 26 maggio, facendo riferimento implicito al sottosegretario ai trasporti Armando Siri indagato per corruzione.
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