Si è conclusa al Senato la seduta dell'Aula sul calendario della crisi, che ha visto prevalere, come in conferenza dei capigruppo, l'asse M5s-Pd. Il Senato si riunirà quindi il 20 agosto per ascoltare le comunicazioni del premier Giuseppe Conte. Il racconto in tempo reale di una giornata segnata dal colpo di scena della proposta di Matteo Salvini di votare subito il taglio dei parlamentari e poi andare alle urne, come chiesto da Luigi Di Maio. Il voto sulla riforma costituzionale si terrà alla Camera il 22 agosto, ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
20,50 - Il taglio dei parlamentari alla Camera il 22 agosto
Le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla Camera sulla crisi di governo all'aula di Montecitorio sono state fissate per mercoledì 21 agosto alle ore 11:30. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, che ha poi fissato per il pomeriggio di giovedì 22 agosto l'esame della legge costituzionale sul taglio dei parlamentari, con seguito il giorno successivo. La commissione Affari costituzionali, quindi, esaminerà il provvedimento giovedì mattina.
20,20 - D'Uva: "Felici per svolta leghista sul taglio dei parlamentari"
"Siamo molto felici perché ci possiamo portare questo risultato a casa". Così il capogruppo grillino alla Camera Francesco D'Uva commenta la svolta della Lega sul taglio dei parlamentari, prima di entrare alla riunione dei capigruppo. E alla domanda se questo taglio varrà non dalla prossima legislatura, ma da quella successiva, risponde: "Questo è da vedere. Sarebbe veramente ridicolo andare ora al voto, approvare una cosa e poi non metterla nei termini giusti. Vediamo che succede".
19,26 - Di Maio: "La Lega ha ceduto sul taglio dei parlamentari"
"Voglio darvi una buona notizia, dopo le proteste dei cittadini nelle piazze e sui social la Lega ha ceduto sul taglio dei parlamentari, una riforma del Movimento 5 Stelle e che il Paese aspetta da anni. Settimana prossima tagliamo 345 parlamentari". Lo scrive Luigi Di Maio su Facebook, commentando le parole del leader leghista Matteo Salvini in Aula al Senato.
"Non mi sono mai piaciute quelle persone che fanno gli amici di tutti. Per me l'amicizia è una cosa seria, è un valore fondamentale nella vita, straordinario. E soprattutto, i veri amici sono sempre leali...", aggiunge Di Maio replicando al leader leghista che in aula al Senato lo ha più volte definito "l'amico Di Maio".
19,09 - Conte in Aula martedì 20 alle 15
Il Senato ha approvato la mozione, varata ieri a maggioranza da Pd e M5s nella conferenza di capigruppo, che convoca l'Aula martedì 20 alle 15 per ascoltare le comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Il tabellone elettronico delle votazioni dell'Aula d el Senato, con le lucine rosse e verdi ad indicare i voti a favore e i voti contro una proposta è perfettamente diviso in due e mostra tutte le lucine rosse di Pd, Leu e M5s a sinistra del tabellone accendersi a conferma del voto compatto contro le proposte del centrodestra di anticipare la mozione di sfiducia a Conte. Stesso discorso di 'compattezza' per le lucine verdi: Lega, FdI e FI votano sì a tutte le loro proposte di modifica del calendario. Unica 'eccezione' il voto dell'ex M5s Martelli, ora al gruppo Misto, che ha invece votato con il centrodestra.
19,06 - Respinte le mozioni di FI e Lega sulla sfiducia subito
Sono state respinte le mozioni proposte da Forza Italia e dalla Lega, che chiedevano di votare la sfiducia a Conte rispettivamente oggi e domani.
19,00 - Patuanelli: "Non abbiamo paura del voto"
Il capogruppo M5s al Senato, Stefano Patuanelli replica a Salvini, affermando che il M5s non ha mai paura del voto. "La proposta della Lega di votare in quarta lettura il taglio dei parlamentari è praticabile solo se non viene votata la sfiducia al governo. Quindi mi aspetto che venga ritirata la proposta Romeo, in alternativa voteremo contro", ha aggiunto Stefano Patuanelli.
18,53 - La Lega voterà in Capigruppo alla Camera per votare subito il taglio dei parlamentari
La Lega voterà oggi a favore in capigruppo alla Camera alla modifica del calendario che chiederanno i 5 stelle per anticipare l'esame e il voto finale della riforma che taglia il numero dei parlamentari già la prossima settimana. È quanto riferiscono fonti della Lega.
18,51 - Leu: "Salvini non ha paura del voto ma dei processi"
"È vero, lei non ha paura del voto ma ha paura dei processi, ha paura dei magistrati". Lo ha detto la capogruppo del Misto, Loredana De Petris (Leu), esortando Salvini a "venire in Aula con coraggio" e ricordando come il ministro "e' scappato di fronte al processo" chiedendo l'aiuto dell'Aula del Senato che ha respinto la richiesta dei magistrati sul caso della Diciotti.
18,20 - Parla Salvini: "Approviamo il taglio dei parlamentari e poi andiamo alle urne"
"Come sono lontani i riti della politica dal paese reale, che non si capisce perché non si debbano disturbare i parlamentari a ferragosto". Matteo Salvini prende la parola in aula, suscitando le proteste di Pd e altre forze contrarie alle posizioni della Lega e afferma di condividere la richiesta dell'"amico" Di Maio di approvare subito la riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari per poi andare alle urne.
"Tagliamo i parlamentari la settimana prossima e andiamo subito a votare", è la proposta del capo della Lega, "mi rivolgo agli amici del M5s. Ci avete chiesto una cosa e tutti davano per scontato che non avremmo detto sì per chissà quali calcoli. Sfida accettata, tagliamo insieme 345 parlamentari e poi si vota il giorno dopo. Se voi siete pronti noi siamo pronti".
"Non capisco questo terrore, ma capisco il terrore di Renzi visti i disastri che ha fatto gli italiani lo mandano a casa sicuramente, umanamente è comprensibile", prosegue Salvini, che ha mandato un bacio ai banchi dell'Aula del Senato occupati dai senatori del Partito democratico e di Leu che lo contestano durante il suo intervento. L'Aula, convocata per votare il calendario dei lavori, è praticamente piena in ogni ordine di posto.
Il prolungarsi dell'intervento di Salvini viene accolto dai banchi del Pd con rumorose proteste e contestazioni nei confronti della presidente Casellati. "Amici dei 5 stelle, prima di allearvi con questa squadra pensateci tre volte e poi auguri...", ironizza il leader del Carroccio, che conclude con una citazione di Paolo Borsellino: "Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola".
Quella di Salvini è una svolta molto rilevante. Secondo molti osservatori, dopo il taglio dei parlamentari, si allungherebbero i tempi per nuove elezioni in quanto bisognerebbe attendere il risultato del referendum confermativo e i collegi dovrebbero essere ridisegnati. Alcuni avevano accusato Salvini di aver fatto saltare il banco temendo che, proprio in virtù del taglio dei parlamentari, sarebbe stato impossibile andare celermente alle urne.
Secondo la Lega, l'iter potrebbe però partire dopo il voto. Potrebbe infatti valere il precedente del 2005, con la riforma costituzionale meglio nota come 'Devolution', approvata dal centrodestra a ridosso della fine della legislatura. Si decise di rinviare a dopo il voto politico le procedure richieste dalla Costituzione.
18,18 - Le Autonomie confermano il voto in capigruppo
Le Autonomie confermano il voto a favore del calendario approvato ieri a maggioranza dalla capigruppo di ascoltare le comunicazioni di Conte il 20 agosto.
18,17 - Forza Italia chiede di votare subito la sfiducia a Conte
"Chiederemo che la mozione di sfiducia a Conte sia votata già oggi in coda al voto dell'Aula sul calendario". Lo ha annunciato in Aula la capogruppo di Forza Italia Anna Maria Bernini, che ha ringraziato la presidente Casellati per "averci dato la possibilità" di essere qui oggi. Parole che suscitano una protesta in Aula delle forze contrarie alla convocazione odierna dell'Assemblea, un'accelerazione vista dal Pd come un "favore a Salvini".
18,14 - Nessun leghista sui banchi del governo
Nessun esponente della Lega ai banchi del governo nell'Aula del Senato, riunita per votare il calendario dei lavori. Matteo Salvini è seduto tra i senatori del Carroccio. Nei posti riservati ai membri dell'esecutivo sono presenti i ministri M5s Fraccaro, Toninelli, Costa e Bonisoli.
18,12 - Romeo (Lega) chiede subito il voto sulla sfiducia a Conte
Il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, primo ad intervenire in Aula a palazzo Madama, conferma che la Lega "chiede che il Senato voti la mozione di sfiducia a Conte nella giornata di domani e, per rispetto" alle commemorazioni sul crollo del ponte di Genova, che l'Aula si riunisca alle 16.
18,10 - Salvini annuncia che non ritirerà i ministri
"No, perché mai?". Così Matteo Salvini ha risposto a chi gli chiedeva se farà ritirare i ministri delle Lega dal governo. "Certo che parlo in Aula", ha poi aggiunto il segretario leghista, "per la Lega parlo io". Salvini è seduto ai banchi della Lega nell'Aula del Senato e non a quelli del governo. Vicino al leader della Lega ci sono il ministro dell'Agricoltura, Gianmarco Centinaio, e il vice presidente del Senato, Roberto Calderoli