Un braccio di ferro che mette alla prova la tenuta del governo quello in corso sui migranti tra Matteo Salvini, da una parte, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dall'altra. È il caso Sea Watch ad aver portato al diapason le tensioni nell'esecutivo, tanto da rendere necessaria la convocazione improvvisa di un vertice di maggioranza, questa sera a Palazzo Chigi, non appena il ministro dell'Interno avrà fatto ritorno dal suo viaggio in Polonia.
In mattinata il premier maltese, Joseph Muscat, annuncia che i migranti a bordo della nave potranno sbarcare in poche ore grazie all'accordo trovato tra La Valletta e alcuni Paesi disponibili ad accogliere. Tra questi, dice, c'è anche l'Italia. Da Roma, infatti, sarebbe arrivato un via libera ufficiale dopo la disponibilità offerta nelle scorse ore prima informalmente dal vice premier Luigi Di Maio e poi con una nota ufficiale di Palazzo Chigi. Aperture alle quali fanno da contraltare gli stop del titolare del Viminale. Salvini, infatti, non ha mai ceduto di un passo rispetto alla linea dei "porti chiusi".
Per Salvini è un "cedimento"
E oggi, dopo l'annuncio di Malta, è tornato sul punto: "Mentre col premier e col ministro dell'Interno polacco parliamo di protezione delle frontiere esterne dell'Europa e di sicurezza, leggo che a Bruxelles fanno finta di non capire e agevolano il lavoro di scafisti e Ong. Sono e rimarrò assolutamente contrario a nuovi arrivi in italia. E continuo a lavorare per espellere i troppi clandestini già presenti sul nostro territorio. Cedere alle pressioni e alle minacce dell'Europa e delle Ong è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano". Ciò che suona come un atto di ostilità nei confronti di Bruxelles, ma soprattutto nei confronti della controparte governativa. E, perchè il messaggio sia più chiaro, il ministro dell'Interno lancia la sfida: "Io non autorizzo niente, vediamo se i migranti arrivano".
Parole che fanno paventare il più fosco degli scenari per l'esecutivo. E infatti Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che ha a lungo mediato tra le due anime del governo sulla Manovra economica, risponde ai cronisti che "il governo non è a rischio". Ma, aggiunge, "non penso neanche che si possa considerare risolta la vicenda. Non vorrei, come giustamente ha ribadito più volte Salvini, che questo cedimento a chi traffica esseri umani possa aprire la strada a molte altre vittime del Mediterraneo".
Intanto, però, il botta e risposta continua e Salvini - sollecitato dai giornalisti - ammette di "non capire" la mossa di Giuseppe Conte: "Non ha senso. Io l'areo lo prendo per viaggiare", aggiunge poi riferendosi alle parole di Conte che, ieri a Porta a Porta ha detto di voler fare arrivare i migranti di Sea Watch in aereo: "Forse arriveranno in parapendio...", ironizza, infine.