Prodi, Amato, Rodotà, ecco come votano i 'grandi vecchi'
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Prodi, Amato, Rodotà, ecco come votano i 'grandi vecchi'
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  • Massimo D'Alema: "Mi oppongo a questa riforma costituzionale perché la considero sbagliata. Non si crea un Senato federale ma una camera di serie B che sarà un pasticcio"
  • Silvio Berlusconi: "Noi non diciamo no alla riforma per ostilità preconcetta a Renzi e al Pd. Se la riforma fosse utile agli italiani la appoggeremmo anche se siamo profondamente contrari a questo governo e alle sue politiche"
  • Mario Monti: "Un Senato così ambiguamente snaturato, nella composizione e nelle funzioni meglio sarebbe stato abolirlo". "Un modo di generare consenso basato su elargizioni"
  • Lamberto Dini : "il Senato, anziché abolito, viene umiliato. E il Senato è la nostra storia, l’abbiamo da 2000 anni"
  • Gaetano Quagliariello: "Credo che questa riforma e la legge elettorale facciano fare al paese un passo indietro e non un passo avanti"
  • Gianfranco Fini: "Se passa questa riforma costituzionale, col combinato disposto della legge elettorale, tutti i poteri passeranno nelle mani di una ristrettissima oligarchia di Governo"
  • Ciriaco De Mita: "Se si metteva da parte l'Italicum e ci si impegnava a correggere la riforma costituzionale forse avrebbe avuto un senso votare Sì
  • Paolo Cirino Pomicino: "Chi vuole votare si deve dire a se stesso che non vuole più scegliere propri parlamentari"
  • Antonio Di Pietro: "La riforma voluta da Renzi costituisce una potenziale fonte di nuove disfunzioni del sistema istituzionale e nell’appannamento di alcuni dei criteri portanti dell’impianto e dello spirito della Costituzione"
  • Stefano Rodotà: "Se vince il No non ci saranno opportunità di creare maggioranze aggressive"
  • Pierluigi Bersani: "Si va verso il governo di un capo, che nomina sostanzialmente un Parlamento che decide tutto, anche con il 25% dei voti"
  • Carlo Smuraglia, Susanna Camusso, Francesca Chiavacci in un appello congiunto: "Modifiche (alla Costituzione) sbagliate o destinate a non funzionare, così come lo stravolgimento del sistema ideato dai Costituenti, avrebbero effetto imprevedibili e disastrosi per l'equilibrio dei poteri e per la stessa democrazia"
  • Pierferdinando Casini: "Chi votera' No porterà acqua al mulino di Grillo"
  • Enrico Letta: "voterò sì, lo ribadisco con forza, perché mi sono impegnato a far nascere il percorso delle riforme e perché ne sono convinto"
  • Walter Veltroni: "Non penso che questa riforma sia la panacea di tutti i mali, ma penso che sia la scelta che favorisce l'innovazione. E poi diciamocelo, se non passa la riforma, se ne riparlerà tra tanti anni"
  • Emma Bonino: "Mi sono espressa a favore del referendum costituzionale nell’ambito di un impegno del governo a completare quel disegno riformatore delle istituzioni rendendo effettivamente possibile l’esercizio dell’iniziativa referendaria"
  • Giuliano Amato: "è da considerare positivo il semplice fatto che in Italia “ci sia una riforma costituzionale approvata e da discutere nel merito"
  • Sabino Cassese: “In Germania la Costituzione l’hanno cambiata quasi una volta l’anno, non è possibile che in Italia si debba considerare qualcosa di immutabile“.
  • Marcello Pera: "Nel 1994 Berlusconi sconfisse la 'gioiosa macchina da guerra' di Occhetto, D'Alema, Bersani, oggi dovrebbe impegnarsi a battere anche la riedizione lugubre di Grillo, D'Alema, Salvini. Invece sembra confondersi mestamente con loro"
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