AGI - Una visita inaspettata e felicissima per il presidente del Senato e una sorpresa per i romani e i turisti che a passeggio per le vie del centro di Roma si sono all'improvviso imbattuti in una piazza della Minerva presidiata dalle forze dell'ordine. L'arrivo del Papa alla Biblioteca del Senato – a due passi dal Pantheon – è rimasto un segreto fino all'ultimo minuto.
Una visita privata che ha bloccato anche le rigide regole del protocollo. Leone XIV – accompagnato dal Segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin – è giunto poco prima delle 15 per ammirare la Bibbia di Borso d'Este, per gli esperti uno dei massimi capolavori dell'arte rinascimentale, esposta nella Sala Capitolare di Palazzo Minerva, uno dei tre edifici principali del Senato, insieme a Palazzo Madama e Palazzo Giustiniani.
Accoglienza e cerimonia
Lo ha accolto – mentre dai cittadini assiepati in fondo alla piazza si levava il grido "Viva il Papa, forza Roma" – il presidente Ignazio La Russa e il segretario generale del Senato, Federico Toniato, che poco dopo gli hanno presentato i vicepresidenti, i questori, i capigruppo e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Una visita breve, poco più di venti minuti.
Un evento storico
Leone XIV è il secondo Pontefice a entrare in una sede del Senato. Il primo fu Francesco il 23 settembre 2023 in occasione della camera ardente allestita a Palazzo Madama per il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Dopo la mostra, il Papa si è fermato per alcuni istanti davanti al presepe e ha scoperto la statuina del Gesù bambino, e ha poi firmato il registro degli ospiti. La Russa gli ha quindi donato la campanella che viene usata per aprire le sedute dell'Aula e per coordinare i lavori dell'Assemblea, la cosiddetta Martinella.
Il significato del dono
"Questa campanella – gli ha detto La Russa – è un segnale di richiamo ma anche un segnale di volontà di unirsi. E in un momento come questo del Santo Natale, potergliela offrire è per noi un atto di amore, di fiducia e di fede". "Il suono della campana chiama – ha affermato Prevost – e noi rispondiamo con generosità, specialmente in questo tempo di Natale".
La benedizione del Papa
Sulla piazza, prima di risalire in auto, il Pontefice ha ascoltato il coro polifonico del Senato che ha intonato l'Adeste fideles. Incontrare Leone XIV, ha detto La Russa ai cronisti al termine della visita, "è stato un grande onore, un grande momento di raccoglimento per i credenti ma credo anche per i non credenti per quello che la bianca figura del Papa rappresenta come anelito di amore e di pace specie in vicinanza del Natale".
"In occasione della visita al Senato, sono contento di lasciare queste parole, come espressione della mia benedizione su tutti coloro che servono la Patria". Lo ha scritto sul registro delle presenze nella Sala Capitolare del Palazzo della Minerva, secondo quanto si apprende, Papa Leone XIV.