AGI - Nessun passo indietro, nessun ritorno ai test d'ingresso, ma disponibilità a modificare l'accesso a Medicina. Secondo quanto si apprende, è questo l'orientamento espresso dalla ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, nel corso dell'incontro con il Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu).
Il Consiglio si è insediato oggi al ministero dell'Università e della ricerca, con la presenza della ministra Anna Maria Bernini, il Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu), l'organo consultivo di rappresentanza degli studenti iscritti ai corsi di laurea, di specializzazione e di dottorato di ricerca delle università italiane composto da 30 membri.
I temi del confronto con gli studenti
Il confronto con gli studenti, durato più di 3 ore, secondo quanto si apprende, ha toccato vari temi, dai rapporti con gli atenei e centri di ricerca israeliani, ai finanziamenti agli atenei e alle borse di studio fino al nuovo corso per gli allievi dell'accademia di Modena a Unimore.
La riforma dell'accesso a Medicina e il semestre aperto
Al centro del dibattito anche la riforma dell'accesso a Medicina con il semestre aperto. La ministra ha proposto al Consiglio nazionale degli studenti-Cnsu di istituire un tavolo di confronto permanente sulla riforma dell'accesso a Medicina.
Correttivi e disponibilità al dialogo
Bernini ha escluso passi indietro sulla riforma del semestre aperto, ma ha dato piena disponibilità a correttivi sul funzionamento del meccanismo - anche frutto del dialogo iniziato oggi - valutando una riduzione dei programmi d'esame, l'estensione della durata delle lezioni e un ampliamento dei tempi tra la fine dei corsi e gli appelli, così da garantire maggiore spazio alla didattica per il prossimo anno.
Un siparietto in chiusura d'incontro
L'incontro si è concluso, viene raccontato, con qualche battuta sul tema contestazioni. Quando il ministro ha detto di essere stata contestata in tutte le università, un rappresentante calabrese ha detto: "No, all'Università della Calabria no". E i rappresentanti dell'Udu hanno risposto: "perché non c'è l'Udu". Un siparietto simpatico, accolto dal sorriso di tutti i presenti.
Chiarimenti sul semestre aperto e le graduatorie
"Prima si è detto che tutti avevano copiato poi che i compiti erano troppo difficili: il 28 febbraio il semestre aperto si concluderà. I voti del primo appello si compongono con i voti del secondo appello per fare la graduatoria finale. Il 23 dicembre saranno noti i voti del secondo appello, entro gennaio sarà pronta la graduatoria, sarà tutta riempita, non saranno necessarie 3 sufficienze, potremo scendere. Ci saranno debiti d'esame e formativi che applichiamo già, sono previsti. Posti vuoti non ce ne saranno", ha spiegato la ministra rispondendo al question time nella VII Commissione alla Camera dei deputati.
I principi della riforma e i risultati attesi
"Questa riforma è stata una illusione e un fallimento? No - ha sostenuto la ministra - i candidati sono stati trasformati in studenti universitari: 55mila stanno dando esami, 24.026 studenti entreranno a Medicina, altri potranno entrare in facoltà affini. Tutto è perfettibile, è una riforma di prima applicazione, non voglio sostenere sia la migliore del mondo ma i principi alla sua base sono inclusività, conservazione, democrazia, dare più opportunità ai giovani e al sistema per avere più medici. I risultati si verificheranno a semestre terminato" ha ribadito.