AGI - "Con la firma delle nuove Indicazioni nazionali si volta pagina. Dal prossimo anno scolastico vi sarà il ritorno della centralità della storia occidentale, la valorizzazione della nostra identità, la riscoperta dei classici che hanno contraddistinto la nostra civiltà. Ripristiniamo inoltre il valore della regola, a partire da quella grammaticale, e del latino". Lo afferma il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che sostiene che "ciò non costituisce il ritorno a un passato superato. Regole grammaticali e latino - sottolinea - rappresentano fondamenti che consentiranno ai nostri ragazzi di crescere consapevoli della nostra lingua, con maggiore padronanza espressiva e più forte pensiero critico".
"Al tempo stesso - aggiunge il ministro - innoviamo i programmi di matematica e scienze perché, partendo dal reale, possano appassionare i giovani, e mettiamo al centro la cultura del rispetto e della lotta contro ogni discriminazione". "Sono programmi fortemente innovativi, che giungono al termine di un lavoro poderoso durato quasi 2 anni e che ha coinvolto il comitato tecnico presieduto dalla professoressa Perla, i componenti delle sottocommissioni e il ministero. Un lavoro fatto di ascolto e confronto con la comunità scolastica e scientifica - spiega - e di interlocuzione con le diverse istituzioni deputate a esprimersi. A tutti coloro che hanno contribuito alle nuove Indicazioni va il mio sentito ringraziamento. Agli insegnanti e agli studenti, per i quali queste Indicazioni sono state concepite, l'augurio di buon lavoro" conclude Valditara.
Flc Cgil, con le Indicazioni di Valditara ritorno al passato
"Dal comunicato diramato dal ministro dell'Istruzione apprendiamo che sono state firmate le Indicazioni Nazionali per la scuola dell'infanzia e del I ciclo. A detta di Valditara, si tratta di 'programmi fortemente innovativi' che rimettono al centro la storia occidentale, la valorizzazione della nostra identità, la riscoperta dei classici, il valore della regola, a partire da quella grammaticale, e del latino. Considerazioni che confermano dunque l'impianto prescrittivo, ideologico e autoritario che, sin dall'inizio, abbiamo denunciato". È quanto si legge in una nota della Federazione lavoratori della conoscenza Cgil.
"Il testo definitivo non è ancora disponibile, ma le parole del ministro confermano tutte le criticità già segnalate dalla nostra organizzazione - continua la nota della Flc Cgil - dalla logica del programma, con le sue implicazioni prescrittive, stridenti rispetto al quadro dell'autonomia scolastica e al principio costituzionalmente sancito della libertà di insegnamento, identitaria, nazionalistica, occidentocentrica, fino a un'idea di istruzione intesa come acquisizione di nozioni e regole anziché come strumento di emancipazione per l'esercizio di una cittadinanza attiva e planetaria".
Per la Flc Cgil, "malgrado per Valditara questo non costituisca un ritorno a un passato superato, possiamo affermare con certezza che le Indicazioni Nazionali 2025 seppelliscono la cultura pedagogica democratica che ha caratterizzato gli orientamenti della scuola italiana dal secondo dopoguerra e la riportano a una visione di stampo ottocentesco".
"La narrazione con cui si cerca di suggestionare l'opinione pubblica è quella di 'Un lavoro fatto di ascolto e confronto con la comunità scolastica e scientifica e di interlocuzione con le diverse istituzioni deputate ad esprimersi', parole che non convincono chi sa bene che consultazioni e audizioni sono state una vera e propria farsa su un documento che non è mai cambiato nel suo impianto originario di proclama ideologico volto a ridisegnare la missione della scuola pubblica e la figura del docente secondo il modello socio-politico-culturale che appartiene al governo in carica" sottolinea la sigla sindacale. "Siamo certi che la scuola reale e resistente, facendo leva sulla sua autonomia e sulla libertà di insegnamento, sancite dalla Costituzione, riuscirà a respingere le nuove Indicazioni con la loro portata regressiva e anacronistica" conclude la nota.