AGI - Il Consiglio regionale della Calabria ha preso atto delle dimissioni del presidente della Regione Roberto Occhiuto, dopo una seduta svoltasi a Palazzo Campanella, ai sensi dell'art. 60 della Regione. A conclusione della seduta, il presidente dell'assemblea Filippo Mancuso, ha congedato i consiglieri e sciolto l'assise.
Occhiuto spiega i motivi delle dimissioni
Il Presidente dimissionario ha preso la parola dopo gli interventi di vari consiglieri, di maggioranza e di opposizione, ribadendo quanto finora ha affermato pubblicamente per chiarire i motivi legati alla sua decisione di interrompere la legislatura con un anno e mezzo di anticipo, questione esplosa dopo l'avviso di garanzia notificatogli dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, diretta da Salvatore Curcio.
"Rispetto per la magistratura e collaborazione istituzionale"
"Ho sempre avuto rispetto, e continuo ad averne, della magistratura - ha sottolineato Roberto Occhiuto - contrariamente a quanto, in genere, avviene poiché sono uomo delle istituzioni e in tale veste, ho rispetto verso tutte le istituzioni. Peraltro - ha sottolineato - proprio con la magistratura calabrese ho costruito un rapporto di collaborazione che ha permesso di portare avanti importantissime infrastrutture, come il costruendo ospedale della Sibaritide".
Bilancio della Giunta Regionale e riforme attuate
Occhiuto, inoltre, ha affermato che sarà la campagna elettorale lo scenario in cui riferirà minuziosamente, darà conto ai calabresi "quanto questa Giunta regionale e questa maggioranza siano riusciti a compiere, risultati mai raggiunti prima negli ultimi 40 anni di regionalismo. Posso affermare - ha detto - che ogni atto, ogni riforma decisa da questo Consiglio regionale, è servita essenzialmente ad affrontare e risolvere i problemi della Calabria e dei calabresi e non per salvare la poltrona di qualcuno: dalla sanità, alla riforma delle Autorità regionali; dall'avere evitato la chiusura degli ospedali pubblici con l'arrivo dei medici cubani, agli investimenti aggiuntivi di 3,6 miliardi di euro per la progettazione ed il completamento della Statale 106 jonica, fino a Melito Porto, in provincia di Reggio Calabria e, infine, il rilancio del sistema aeroportuale regionale calabrese che non solo ha evitato la chiusura degli aeroporti, ma ha prodotto un risultato straordinario avvicinando le bellezze della nostra terra a migliaia di turisti che prima non avevano la possibilità di raggiungere la nostra regione".
Prossime elezioni regionali e scelta della data
Rimane ancora aperta la data in cui i calabresi saranno chiamati alle urne, poiché la 'finestra elettorale' utile è ricompresa tra il 28 settembre e il 9 novembre prossimi, e sarà lo stesso presidente dimissionario - come previsto dallo Statuto regionale - di concerto con il presidente della Corte d'Appello di Catanzaro, a decidere le due giornate per l'apertura dei seggi elettorali, sebbene, al momento, le date del 12 e 13 ottobre appaiano come le più probabili.