AGI - "Il centro del mondo non sono più Usa e Ue" e la Nato si deve adeguare al nuovo quadro geopolitico per svolgere ancora la sua funzione e mantenere la sua "ragione di esistere": è il monito lanciato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un intervento all'Università di Padova a un incontro organizzato dall'associazione PadovaLegge.
"Se l'Alleanza atlantica è nata per garantire la pace e la mutua difesa", ha osservato Crosetto, "o diventa un'organizzazione che si prende questo compito parlando con il Sud del mondo, e quindi diventa qualcosa di profondamente diverso, oppure non raggiungeremo l'obiettivo di avere sicurezza all'interno di regole che valgano per tutti".
"Una volta il centro del mondo era l'Oceano Atlantico, ora è il mondo intero", ha sottolineato il titolare della Difesa.
A essere cambiato è anche il terreno del confronto internazionale: "La lotta non è più solo quella per il pezzo di terra, ma per la supremazia tecnologica. Chi arriverà all'IA con capacità di calcolo di un pc quantistico vince la sfida e governerà".
"Oggi si vince con l'intelligenza artificiale, con la potenza energetica necessaria ad alimentare la potenza di calcolo, con le materie prime", ha insistito, "gli Usa dipendono dalla Cina per le terre rare per l'80%, l'Europa dipende dalla Cina per il 100%. E le terre rare sono alla base della costruzione di qualsiasi futuro tecnologico. Questo è alla base del riassestamento dell'ordine mondiale".
Sulle guerre in corso, dall'Ucraina all'Iran passando per Gaza e Israele, Crosetto ha affermato: "L'Italia non è il caso che si preoccupi perchè le guerre sono ancora lontane anche se il mondo è un mondo molto più difficile di quello che c'era 4/5 anni fa". "Non penso che l'Italia sia chiamata a entrare in nessun conflitto", ha aggiunto e sull'eventuale richiesta dell'uso delle basi italiane per attacchi Usa sull'Iran ha spiegato: "C'è una convenzione che disciplina l'utilizzo delle basi che devono essere utilizzati per motivi diversi a quelli normali ma al momento non c'è nessuna richiesta, è inutile parlare di una cosa che non esiste ma ogni volta che il Parlamento chiede di andare a relazionare si va. Non è una prassi, è un obbligo".