AGI - "Dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri". Così il premier Mario Draghi, intervenendo nell'Aula della Camera alla vigilia del Consiglio Ue.
"L'arrivo dell'inverno e la diffusione della variante Omicron - dalle prime indagini, molto più contagiosa di quelle finora prevalenti - ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia", ha aggiunto il premier Draghi.
"I contagi sono in aumento in tutta Europa: nell'ultima settimana, all'interno dell'Unione Europea, si sono registrati in media 57 casi al giorno ogni 100.000 abitanti. In Italia, l'incidenza è più bassa, quasi la metà, ma è comunque in crescita", ha affermato il presidente del Consiglio.
"Il Governo ha deciso di rinnovare lo Stato di emergenza fino al 31 marzo per avere tutti gli strumenti necessari per fronteggiare la situazione - ha proseguito -. Invito i cittadini a mantenere la massima cautela e a continuare a rispettare le regole che ci siamo dati".
Il miglioramento dei dati Covid in Italia rispetto all'anno scorso "è dovuto soprattutto alla campagna di vaccinazione".
Confermiamo politica bilancio espansiva per 2022
"La Commissione europea prevede che l'Italia crescerà del 6,2% quest'anno, un tasso superiore a quello dell'Unione europea, pari al 5%. Permangono però elementi di incertezza, come la diffusione della variante Omicron e le pressioni inflazionistiche, legate anche all'aumento dei prezzi dell'energia". Così il premier Mario Draghi, intervenendo nell'Aula della Camera alla vigilia del Consiglio europeo.
"A fronte di questi rischi, è giusto confermare una politica di bilancio espansiva per il 2022, che consolidi il sentiero di crescita e punti soprattutto sugli investimenti", ha affermato il premier
"All'Euro Summit, discuteremo anche del completamento dell'Unione bancaria, necessario per rafforzare la stabilità finanziaria dell'unione monetaria. L'Italia - dice il presidente del Consiglio - lavora per affiancare ai due pilastri esistenti - il Meccanismo di Vigilanza Unico e il Meccanismo di Risoluzione Unico - un Sistema Europeo di Assicurazione dei Depositi. Il presidente dell'Eurogruppo fornirà dettagli sullo stato del negoziato in corso, a cui l'Italia partecipa con spirito costruttivo.
Nell'Euro Summit discuteremo infine della costruzione dell'unione dei mercati dei capitali, un progetto rilanciato grazie al nuovo piano di azione della Commissione europea, presentato nel settembre 2020", ha aggiunto.
"L'azione della Commissione si sta concretizzando attraverso iniziative come la revisione della direttiva Solvency II sul comparto assicurativo e il regolamento sui fondi di investimento europei a lungo termine.
L'obiettivo e' integrare i mercati nazionali dei capitali in un vero mercato unico, per aumentare le opportunità di investimento per i cittadini e di finanziamento per le imprese", ha concluso.
"Nell'arco di un anno in Italia abbiamo vaccinato con due dosi quasi 46 milioni di persone - e oltre 300 milioni in tutta l'Unione Europea. È una mobilitazione imponente, per cui voglio ringraziare il Servizio Sanitario Nazionale, la Struttura del Commissario per l'Emergenza Covid-19, la Protezione Civile, tutti i cittadini. Oggi in Italia più dell'85% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi, e circa il 20% ha fatto anche la terza. Voglio incoraggiare ancora una volta chi non si è vaccinato a farlo al più presto - e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile", ha osservato il presidente del Consiglio.
"Come dimostra un recente studio dell'Istituto Superiore di Sanità, i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose, e quasi 17 volte maggiore rispetto a chi ha fatto la terza dose.
Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. Ed è essenziale per continuare a tenere aperta l'economia, le scuole, i luoghi della socialità, come siamo riusciti a fare fino ad ora", ha detto il premier.
Accelerare su consegne dei vaccini a Paesi poveri
"L'insorgenza della variante Omicron dimostra, ancora una volta, l'importanza di frenare il contagio nel mondo per limitare il rischio di pericolose mutazioni. Non saremo davvero protetti finche' i vaccini non avranno raggiunto tutti", ha detto il premier Mario Draghi.
"I governi dei Paesi più ricchi e le case farmaceutiche hanno preso impegni significativi per la distribuzione di vaccini gratis o a basso costo agli Stati più poveri. Dobbiamo dare seguito a queste promesse con maggiore determinazione. L'Unione Europea ha dichiarato di voler donare 357 milioni di dosi e ne ha già consegnate 134 milioni, principalmente tramite il meccanismo Covax. L'Italia ha allocato 48 milioni 250 mila dosi e ne ha gia' consegnate 15 milioni tramite Covax", ha spiegato Draghi.
"Dobbiamo accelerare le consegne e dobbiamo aiutare i Paesi beneficiari a superare i problemi logistici e migliorare la capacità di somministrazione", ha concluso.