Alla vigilia della firma del Trattato, bilaterale di due ore tra Draghi e Macron
AGI - Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha accolto il presidente francese Emmanuel Macron a Palazzo Chigi. Dopo un faccia a faccia tra i due durato circa due ore l'incontro si è allargato ai ministri e alle delegazioni. Oggi la firma del Tarttato del Quirinale e subito dopo il premier e il presidente francese rilasceranno dichiarazioni alla stampa a villa Madama.
Il Trattato che unisce i due Paesi
Il trattato del Quirinale - spiegano a palazzo Chigi - è il frutto di un lungo e complesso impegno negoziale, proseguito per tutto il 2021. E' finalizzato al rafforzamento del rapporto bilaterale tra Roma e Parigi, attraverso un dialogo tra le amministrazioni, consultazioni periodiche e l’individuazione di un’agenda comune con grandi temi e priorità condivisi. Questa cooperazione - viene riferito - è posta nel quadro di riferimento europeo, più volte ricordato nel testo a partire dal preambolo, nell’ottica di un rafforzamento dell'Ue e della sua capacità di azione internazionale, nonché per la promozione congiunta di priorità comuni ai due Paesi. Tra i temi condivisi il rafforzamento dell’Unione Europea, l'impegno comune nel Mediterraneo e in Africa, le transizioni digitale e ambientale, la sicurezza, la cultura e l’istruzione, la cooperazione economica e industriale, la cooperazione in ambito spaziale, i rapporti tra le rispettive società civili e la cooperazione transfrontaliera.
I ministri presenti al bilaterale
I Ministri presenti al bilaterale allargato con il presidente Draghi e il presidente Macron a palazzo Chigi sono per l'Italia: il titolare degli Esteri Luigi Di Maio, dell'Interno Luciana Lamorgese, della Difesa Lorenzo Guerini, dell'Economia Daniele Franco, dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario alle politiche Ue Enzo Amendola. Per parte francese sono presenti il ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian, dell'Economia Bruno Le Maire, della Difesa Florence Parly, dell'Interno Gerald Darmanin, il sottosegretario agli Affari europei Clement Beaune.
L'incontro con Mattarella
Il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron prima dell'incontro con Draghi si è recato al Quirinale dove lo ha accolto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I due presidenti, entrambi con la mascherina, si sono scambiati un abbraccio ed hanno ascoltato gli inni nazionali, poi sono saliti al piano nobile del Palazzo per il colloquio tete-à-tete.
La serata si è conclusa con una cena di cortesia. Mattarella ha ospitato Macron e la sua delegazione, il presidente del Consiglio Mario Draghi e la delegazione italiana.
"Un risultato importante"
"La firma del trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata è un risultato importante, un testo di ampio respiro. È un trattato che unisce due Paesi fondatori dell’unione europea che condividono l’impegno per la costruzione del grande progetto europeo". Così Sergio Mattarella durante il colloquio faccia a faccia con il presidente Macron alla vigilia della firma del Trattato del Quirinale.
"Un risultato importante, un testo di ampio respiro". Sergio Mattarella benedice il Trattato del Quirinale tra i governi di Italia e Francia e sopisce i dubbi di chi in patria e a Bruxelles teme il nuovo asse tra Roma e Parigi.
"La firma del trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata è un risultato importante, un testo di ampio respiro. È un trattato che unisce due paesi fondatori dell’unione europea che condividono l’impegno per la costruzione del grande progetto europeo" assicura il Capo dello Stato. Che nota come "un rapporto più forte tra Italia e Francia contribuisce a costruire una unione europea più forte, tanto più necessaria oggi di fronte a sfide che solo un’Europa più integrata può affrontare, come la crisi pandemica ha messo in luce".
"Le molte misure previste per rafforzare il dialogo e la cooperazione e stimolare iniziative comuni sono un investimento nel comune futuro di Italia e Francia" assicura il Capo dello Stato.
Negli ultimi giorni sono giunte richieste da parte dell'opposizione di poter esaminare il testo prima della firma, ma l'iter dei trattati prevede che il Parlamento ratifichi i patti firmati e il governo ha già annunciato che si presenterà alle Camere per illustrare l'accordo. Sia dal Quirinale che da palazzo Chigi si sottolinea tra l'altro che l'accordo tra Roma e Parigi non indebolisce l'Europa, anzi è posta all'interno del quadro di riferimento comunitario.
"La rafforzata cooperazione tra Italia e Francia deve avere anche l’obiettivo di portare all’interno dell’unione europea la necessaria ambizione", spiega Mattarella. Perché "la dimensione europea è l’elemento chiave in una fase in cui siamo chiamati a superare la crisi legata alla pandemia e a ripartire con rinnovato slancio per affrontare con successo le grandi sfide della transizione ecologica e digitale".