Draghi, Bergoglio e la bacchetta magica di Mandrake
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Draghi, Bergoglio e la bacchetta magica di Mandrake
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Febbre da cavallo

Di Matteo Renzi , del resto, nei giorni scorsi ha voluto negare la natura mandrakesca Pier Luigi Bersani, come anche Roberta Lombardi fece con Luigi Di Maio due primavere fa. Era appena arrivata la batosta delle regionali, altro che tocco magico. Perché da Mandrake (ed il fenomeno lessicale assume valore di consacrazione nella lingua parlata: nell’italiano alto arriverà di sicuro col tempo) deriva anche il “mandrakata” coniato in “Febbre da cavallo”, capolavoro di B movie di tanti anni fa. Il significato del termine può essere sciolto in “piano escogitato a scopo di raggiungere beneficio di carattere concreto, o direttamente remunerativo, non escludendo talvolta il più o meno leggero raggiro. Da non confondersi con la truffa, schema di carattere penalmente rilevante”.

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