"Una sfida diretta con Conte? Magari...". Così Matteo Salvini rispondendo, a SkyTg24, a chi gli chiedeva se fosse possibile una sfida elettorale diretta con il presidente del Consiglio. "Conte si sente così amato? Io, andando in giro, ho un'impressione diversa. Ad ogni modo, chiediamolo agli italiani. Quale soluzione migliore che chiederlo agli italiani?".
Open Arms: Scelte condivise, fuga da ipocriti
"Vado a testa alta in tribunale a Catania il 3 ottobre. E' un processo surreale. Io non pretendevo una medaglia, ma andare a processo per sequestro di persona mi sembra un processo politico. Se così vogliono fare fuori me e la Lega si sono sbagliati", ha attaccato Salvini. E ancora: "È chiaro e evidente a tutti che è un processo politico modello Palamara che vede protagonisti dell'epoca scappare in maniera ipocrita perché erano scelte condivise da tutti", ha poi proseguito il leader del Carroccio durante il programma Start. Poi, quanto all'invio dei documenti su Open Arms, il leader della Lega osserva che "a me non è arrivato nulla, a Giulia Bongiorno non è arrivato nulla. O li hanno mandati con un piccione viaggiatore all'ufficio sbagliato o non c'è nulla".
Quirinale: sì a accordo M5s per elezione Capo dello Stato
Sulla possibilità di un accordo Lega-M5s per l'elezione del prossimo Presidente della Repubblica, Salvini precisa: "Se ci sono nomi di garanzia, assolutamente sì. L'importante - è che non ci sia qualcuno, come il Pd, disposto a bivaccare in Parlamento per un anno e mezzo, in attesa di poter incidere sull'elezione". E se ha in mente qualche nome, Salvini risponde: "Più d'uno". Il leader della Lega osserva anche: "Ma il 2022 è molto lontano, spero che sarà il nuovo Parlamento a fare questa scelta". "E comunque, al di la' dell'elezione, la mia preoccupazione adesso - ribadisce - è lo sblocco dei licenziamenti e i soldi da dare alle imprese, perché partite Iva e artigiani stanno morendo".
Poi un passaggio sull'obbligo delle mascherine: "La mascherina quando serve va messa, ad esempio nei luoghi chiusi e nei treni. Dico ai giovani di usare la testa". Mentre sui rapporti nel centrodestra, il leader della Lega: "Le leadership le decidono gli elettori. Il giorno del voto si decidono i leader, e la Lega è ampiamente il primo partito". E sempre sul centro "Da uno a dieci, la compattezza del centrodestra è otto. Manca la vittoria alle politiche per arrivare a 10".