Sarà Alessandro Di Battista il protagonista della campagna M5s per le Europee. Secondo quanto viene riferito all'AGI, l'ex deputato 5 stelle avrà un ruolo di primo piano non solo come 'frontman' nelle iniziative a fianco del leader Luigi Di Maio, ma anche nella messa a punto della strategia politica da seguire nei prossimi mesi di campagna elettorale. Di Battista "ci metterà la testa", spiegano dai piani alti del Movimento, per stilare il Manifesto per le Europee. Uno dei volti più amati del Movimento, viene ribadito da più parti oltre che dal diretto interessato, non è intenzionato a candidarsi nè ad avere incarichi di governo ma da "attivista si mette al servizio per dare un contributo", cosi' viene ripetuto, fino alla tappa delle elezioni europee del 26 maggio.
Dopo, tornerà al suo lavoro che - riferisce chi è molto vicino a lui - è lontano dai palazzi della politica, pronto a nuovi reportage all'estero. Per quanto riguarda i temi della campagna per le Europee, i vertici 5 stelle hanno chiesto la collaborazione di tutti i parlamentari pentastellati, che hanno già inviato le mail con le proposte divise per commissioni di appartenenza. C'è stata, viene riferito, un'"ampia partecipazione" con idee suddivise per aree tematiche dalle commissioni più coinvolte come le Politiche Ue ma anche da tutte le altre (mancano all'appello solo alcune come la commissione Bilancio, la Difesa o la Trasporti).
I cavalli di battaglia
Tante le iniziative, dalle 'misure per disincentivare il dumping salariale tra paesi Ue' a quelle sul tema del fine vita per chiedere una legge unica a livello europeo. Tante tematiche che dovranno essere 'armonizzate' e che dovranno costituire la base del Manifesto pentastellato. Anche se non mancheranno alcuni leit motiv 5 Stelle come la lotta agli sprechi e il taglio degli stipendi dei parlamentari anche a livello Ue. Tra l'altro, dentro M5s si lavora ad una struttura ad hoc che servirà proprio in vista delle Europee.
Di campagna per le Europee ma anche di reddito di cittadinanza e di Quota 100 si parlerà lunedì sera all'assemblea congiunta prevista per le 20 a Montecitorio. L''aggiornamento' - così si legge nell'ordine del giorno - sulle due misure bandiera di M5s e Lega dovrebbe arrivare dopo il via libera del Cdm anche se in realtà, ad oggi, manca ancora la convocazione della riunione dei ministri e rumors parlano di un possibile rinvio a venerdì o addirittura alla prossima settimana. Alla congiunta ci sarà anche il capo politico M5s Di Maio, anche se nella mail di convocazione non è scritto in modo esplicito. Tanto che tra i parlamentari 5 stelle c'è chi sottovoce confida l'impressione che "cominci a temere le assemblee...". C'è infatti chi lamenta una 'scarsa presenza' del leader 5 stelle, "troppo preso dalle beghe di governo" mentre "nessuno tiene il gruppo".
Con chi a Strasburgo?
Ma l'assemblea dei parlamentari 5 stelle potrebbe accendersi anche sul tema delle alleanze: nella base molti nutrono dubbi sul dialogo che Di Maio vuole continuare con i Gilet gialli. Molti tra i parlamentari guardano con sospetto a questa interlocuzione con un movimento "non bene organizzato, senza una struttura, non si sa chi sono" e soprattutto per la deriva violenta presa da una parte dei Gilet gialli, considerando che M5s ha sempre rivendicato il ruolo di 'canalizzatore della rabbia della gente'. Ma del resto, tra i 'pragmatici' pentastellati, c'e' chi ammette che non c'e' un'alternativa per riuscire a combattere ad armi pari e cercare di non soccombere all'avanzata della destra europea che vede, tra l'altro, tra i leader proprio l'alleato di governo Matteo Salvini.