“Quando invece di dire solo no, nelle città il M5S ha dovuto dare risposte concrete su temi come la sicurezza, i rifiuti o la gestione delle emergenze atmosferiche, non è stato all’altezza delle aspettative dei suoi elettori. Credo che questo peserà quando gli elettori dovranno decidere a chi dare la responsabilità di guidare il Paese”. La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, appena rientrata da Montreal dove ha partecipato al convegno organizzato da Global Progress per discutere le prospettive del movimento progressista, ha concesso un’intervista a La Stampa dove racconta le strategie che i partiti progressisti stanno discutendo per arginare i populismi.
"Non è ancora chiaro come la pensano su molti temi"
Cosa ha detto a Montreal? “Ho parlato dei risultati ottenuti in Italia, come la riforma del lavoro, e degli obiettivi per il futuro. Bisogna creare nuove forme di lavoro nei settori della tecnologia e l’innovazione, per assorbire i posti persi in quelli più tradizionali. Puntare molto sull’istruzione, perché il legame tra scuola e mondo del lavoro è fondamentale. In questo quadro, la partecipazione femminile alle attività nel settore scientifico è ancora troppo bassa. Ho sottolineato anche la necessità di impegnarci per creare maggiori condizioni di prosperità, altrimenti mancano le risorse per favorire l’equità sociale”. Spiega. “Su molti temi fondamentali, come economia, crescita e lavoro, non sappiamo nemmeno quale sia la posizione dei Cinquestelle, a parte il reddito di cittadinanza che è assistenza, non creazione di nuove opportunità. Il loro programma dice che vogliono uscire dall’euro, mentre il possibile candidato premier Di Maio pare non esserne così sicuro”.
"Le questioni fondamentali per il Pd adesso"
E quanto al ruolo del Pd in Italia e a livello internazionale continua: “Le questioni fondamentali restano le soluzioni da offrire su immigrazione, lavoro, lotta alla povertà attraverso il reddito di inclusione, istruzione e formazione delle prossime generazioni. Credo che questo sia il modo più onesto di presentarsi agli elettori, partendo dalle idee. Del resto, quello che è emerso anche a Montreal è che si chiede al Pd di contrastare i populismi. Per i democratici e progressisti, a livello internazionale, il riferimento in Italia è il Pd”.