Per il sottosegretario allo Sviluppo economico di M5s, Stefano Buffagni, occorre introdurre "il vincolo di mandato" contro i cambi di casacca dei parlamentari, anche se il Pd è contrario. "Se ne occuperà il Parlamento, serve una larga maggioranza", ha affermato in un'intervista al Corriere della Sera.
Buffagni ha criticato il senatore dissenziente pentastellato Gianluigi Paragone affermando che "preferisce da sempre l'io al noi" perché "è un personaggio in cerca di autore". E se certe riflessioni "sono anche condivisibili", il punto è che "chi si mette in cattedra senza un briciolo di conoscenza delegittima se stesso e l'intero Paese". Ma se va espulso lo "valuteranno i probiviri" anche se, precisa Buffagni, "era lui ad aver annunciato le dimissioni in caso di governo con il Pd".
Poi, nell'auspicare che "una donna salga al Quirinale" perché "va valorizzato il ruolo della donna" cominciando "a correggere l'errore fatto nella legge di Bilancio dove si dice che si deve garantire almeno il 40% al genere meno rappresentato" (Come assicurarlo in un organo da tre?"), Buffagni dice anche che il Nord "ha bisogno di più attenzione. Non si può dare per scontato che un territorio trainante trainerà in eterno".
Poi aggiunge: "Anche noi dobbiamo ascoltare di più il Nord. È innegabile che il reddito di cittadinanza è stato percepito erroneamente con sospetto", come una misura di maggiore disponibilità verso il Sud del Paese.