'Meno male che Silvio c'è' è tornata in classifica. Almeno su Spotify, dove si piazza tra 'Pim Pao' degli Street Housers e 'I want you back' dei 5 Seconds of summer. A chi non ha memoria delle elezioni del 2008 non sembrerà una notizia, ma a chi ricorda la vittoria di Silvio Berlusconi quell'anno, l'inno suona più che familiare.
A scriverlo era stato Andrea Fantini, oggi 48 anni, che nel 2002 era seduto sul divano di casa propria a Pescantina -14 chilometri da Verona - e vide Michele Santoro che in una puntata di Sciuscià sparava a zero su Berlusconi. "Ma è possibile che tutti se la prendano con lui?", pensò, racconta il Corriere. E così, d’impulso, venne l’ispirazione per scrivere 'A Silvio'.
Dopo l'iniziale successo, quel brano ha causato non pochi guai al cantautore veronese, come racconta in un'intervista a La Verità: "Se avessi scritto un inno ad Almirante, mi avrebbero trattato meglio. I colleghi si prendevano gioco di me persino nei loro concerti".
Oggi, dieci anni dopo, una (mai troppo) tardiva vendetta che ha il sapore della redenzione.