Di Maio non vuol sentir parlare di 'figura terza' e di Berlusconi. Settimana in salita

Il leader di M5s esclude accordi con Forza Italia e avverte Salvini: "Rischia l'irrilevanza"

Di Maio non vuol sentir parlare di 'figura terza' e di Berlusconi. Settimana in salita
 Agf
 Luigi Di Maio

Cala il gelo fra Luigi Di Maio e Matteo Salvini dopo il vertice di Arcore che ha riunito il centrodestra. E la strada verso la formazione di un governo M5s-Lega, dopo il secondo giro di consultazioni al Quirinale, che il Presidente della Repubblica avvierà a metà settimana, sembra, dunque, ancora più in salita. Dopo due giorni passati tra Ivrea e Aosta, il capo politico dei 5 Stelle, Luigi di Maio, risponde 'a brutto muso' alle posizioni del leader del Carroccio che rivendica la premiership per la sua coalizione. 

Di Maio non vuol sentir parlare di 'figura terza' e di Berlusconi. Settimana in salita
Salvini - Berlusconi - Di Maio

Già ieri mattina Di Maio aveva mandato un primo avvertimento: "Capisco la difficoltà di Salvini di sganciarsi da Berlusconi, ma da Arcore non può partire nessuna proposta di cambiamento": Se l'idea della Lega "è quella di un governo ammucchiata, questa non può essere la nostra. Non è il nostro film. Noi vogliamo portare le lancette dell'orologio avanti e non indietro". Se, invece, Salvini è interessato al cambiamento "venga al tavolo, discutiamo le proposte per gli italiani e mettiamoci al lavoro per questo Paese", ha detto.

Situazione di stallo

A margine dell'iniziativa di Davide Casaleggio a Ivrea, il 'Sum', per ricordare il padre Gianroberto e co-fondatore di M5s, di Maio aveva spiegato: stiamo a guardare le "evoluzioni" in corso negli altri movimenti ed era rimasto fermo sul doppio dialogo con Lega e Pd. Ieri ha confermato che, al momento, non sono in programma incontri con i vertici dei due partiti scelti come possibili interlocutori di Governo. E se del segretario reggente dem, Maurizio Martina, anche ieri mattina ha sottolineato: le sue dichiarazioni sono "un passo avanti, ora aspettiamo", dall'altro fronte è arrivata una doccia fredda, proprio mentre era a pranzo con Grillo e Casaleggio.

Di Maio non vuol sentir parlare di 'figura terza' e di Berlusconi. Settimana in salita
Di Maio - Salvini 

Momento conviviale, ma anche occasione di una dialogo a tre nel quale non è da escludere che abbiano parlato di governo.

Di Maio a Salvini: rischia l'irrilevanza

Poi, dopo poche ore di riflessione la risposta a Salvini è arrivata con un duro post. Salvini rischia "l'irrilevanza", ha scritto Di Maio. Vada da Mattarella, è il consiglio, e gli chieda "l'incarico di governo" dimostrando come possa "governare con il 37%. Da noi la grande ammucchiata non avrà un solo voto". Se poi dovesse cambiare idea e governare per "il bene del Paese" faccia uno "squillo e gli diremo se siamo ancora disponibili a lavorare con lui", ha concluso.



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