"Ho sentito il senatore che ha raccolto le firme, Dessì, e anche molti dei senatori che avevano firmato il documento: in realtà guardando il documento non si parla nè del capo politico nè della leadership del movimento. E' una procedura interna per modificare lo statuto del gruppo, è legittimo e rientra nelle dinamiche del gruppo parlamentare, ed è firmato da persone con cui lavoriamo ogni giorno. Credo che sia stato un grande malinteso". Così a Sky TG24 il leader del M5S Luigi Di Maio, in merito alla proposta presentata ieri da alcuni senatori del M5S, di modificare lo statuto del movimento.
"Riguardo alle dichiarazioni di alcuni senatori - ha proseguito - dico che siamo in una forza politica in cui io ho ottenuto l'80% dei consensi come capo politico, non il 100% per fortuna, e dico anche che, nei prossimi mesi, la mia idea di ristrutturare il Movimento con il Team del futuro e i facilitatori regionali sarà portata avanti e nei prossimi mesi avremo un'organizzazione del Movimento che prima non ha mai avuto".
Dessì: "Di Maio non è in discussione"
La versione dei fatti di Di Maio è stata corroborata dalle dichiarazioni dello stesso senatore M5s Emanuele Dessì: "Viste le ricostruzioni della stampa di oggi, ci tengo a precisare che le 70 firme raccolte servono semplicemente a convocare un'assemblea del gruppo del Movimento 5 stelle al Senato, al fine di discutere eventuali modifiche al regolamento del gruppo stesso. Luigi Di Maio non è in discussione".
Il senatore ha spiegato che "la modifica al regolamento serve per far in modo che il gruppo parlamentare del Senato sia messo in grado di produrre proposte operative da dare a Di Maio. Questo processo - conclude - rispettoso delle regole e democratico, è stato strumentalizzato ad arte per portare un attacco al Movimento 5 stelle e al suo leader".