I dazi occupano la scena del confronto tra Italia e Stati Uniti, che, nelle ore in cui Mike Pompeo è in visita in Italia, fanno sapere di "condividere" con Roma "l'impegno per un commercio libero ed equo". È stato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a insistere con il Segretario di Stato americano affinché l'Italia non venga colpita dalla politica dei dazi americani, che rischiano di mettere in ginocchio il settore agroalimentare.
L'incontro tra Conte e Pompeo è stato preceduto da un fuori programma: nella sala dei Galeoni una inviata delle Iene, Alice Martinelli, in riferimento alla questione dei dazi, ha cercato di consegnare un pezzo di Parmigiano a Pompeo. Conte, visibilmente irritato, ha allontanato la cronista: "Lasci fare a me il presidente del Consiglio, non è così che si difende l'Italia", le ha spiegato. L'inviata delle Iene è stata accompagnata fuori dagli addetti alla sicurezza di Palazzo Chigi.
Il timore di un impatto sull'economia resta, non solo in Italia ma anche nel resto dell'area euro. I rischi per le prospettive sono al ribasso e continuano a provenire dalle tensioni commerciali a livello mondiale e dalla gestione, ancora incerta, della Brexit", si legge nell'Eurozone economic outlook, realizzato dagli istituti di statistica Ifo Institute, Istat e Kof Swiss economic Institute mentre per il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, quello dei dazi potrebbe essere "un altro grande problema per il sistema Italia" e, secondo il numero uno di Viale dell'Astronomia, "ci dice come dobbiamo essere più uniti in chiave europea, perché solo come Europa possiamo rispondere alle sfide dei dazi imposti dai grandi paesi".
Dazi da parte degli Usa sul settore agroalimentare italiano, tra l'altro, sarebbero difficilmente spiegabili, ha sottolineato, a margine della presentazione di uno studio, il capo economista di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice. "Il tribunale del Wto - ha spiegato - si è riunito ieri, ma non sono noti i risultati. Se i sussidi sono stati dati a Airbus, dove l'Italia non partecipa alla costruzione degli aerei, non vedo perché l'industria alimentare italiana debba subire dei dazi sui prodotti.
Al centro dei colloqui a palazzo Chigi, anche il tema del 5G: sono note le preoccupazioni americane su questo punto. Washington, intanto, tiene a far sapere che "l'Italia è un alleato chiave della NATO, leader e garante della sicurezza nella comunita' internazionale e partner affidabile". "L'Italia - sottolinea una nota che illustra la missione di Pompeo, che prima di vedere Conte era stato ricevuto dal capo dello Stato, Sergio Mattarella - svolge un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza transatlantica, in particolare nel garantire il fianco meridionale della NATO attraverso la sua presenza in Libia e nel mondo, in Iraq, Kosovo, Libano e Afghanistan".
Di tutto questo, e in particolare della situazione a Tripoli e delle ricadute sul dossier migranti, Pompeo parlerà domani con Luigi Di Maio. In Libia, ha detto il ministro degli Esteri italiano in un video pubblicato su Facebook, "si è intensificato conflitto, c'è una guerra civile in atto e capirete che fra i tanti problemi che può provocare una guerra civile, fra cui una crisi umanitaria, c'è anche la questione che possano aumentare i migranti che partono dalle coste libiche per andare in Italia, e poi nel resto di Europa".
"Su questo tema, ovviamente - ha aggiunto - noi chiediamo l'aiuto di tutti i paesi europei, di tanti paesi limitrofi, ma allo stesso tempo chiediamo l'aiuto del nostro alleato principale che sono gli Stati Uniti".