Secondo Conte se l'Italia non cresce è colpa dei governi di prima
In una intervista al Corriere il premier punta il dito contro chi lo ha preceduto e spiega perché la manovra è espansiva e lui ha fiducia nell'Europa

La politica economica del governo "è espansiva" e "ho fiducia nel dialogo con l'Europa": lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, un'intervista al Corriere della Sera in cui ha attribuito ai precedenti esecutivi i dati negativi sulla crescita.
"Con le politiche economiche impostate in precedenza se il ciclo economico era favorevole risultavamo il fanalino di coda europeo, se era negativo sprofondavamo in piena recessione", ha affermato Conte, "è proprio per questa ragione che ci siamo convinti che la ricetta per la nostra economia debba essere responsabile sì, ma espansiva".
"Normale che l'Europa voglia capire dove andiamo"
"Questo governo è espressione di istanze di cambiamento ed è fisiologico che mercati e istituzioni europee vogliano capire in che direzione intendiamo muoverci", ha osservato il premier, "ma io confido che nel confronto con la Commissione europea riusciremo a dimostrare la bontà di una manovra di crescita come quella che abbiamo pensato per cambiare l'Italia".
Quanto al Pil, "attribuire al governo la responsabilità di questi dati è irragionevole e profondamente ingiusto", ha affermato il presidente del Consiglio, "gli effetti positivi delle nostre riforme si vedranno a partire dal 2019. La nostra rivoluzione è appena iniziata. Abbiamo messo i primi tasselli, ma il lavoro da fare è tanto e ambizioso: vogliamo cambiare l'Italia da cima a fondo".
"L'Italia ha un'enorme potenziale di crescita"
L'Italia per Conte ha "un enorme potenziale di crescita". "Stiamo creando un clima favorevole agli investimenti: la nostra manovra, oltre a stanziare 15 miliardi aggiuntivi per gli investimenti nel prossimo triennio, contiene un ampio programma di riforme strutturali e di semplificazione che andrà a beneficio di tutti gli operatori economici".
"Renderemo l'Italia un Paese dove è più semplice fare impresa ed investire", ha promesso il premier, "nella manovra abbiamo creato una struttura ad hoc che gestirà investimenti pubblici e privati, si chiamerà Investitalia e sarà il cantiere attraverso cui cambieremo in meglio questo Paese. La ''squadra Italia'' ha tutte le carte in regola per riuscire nella sfida".
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