Cosa vuole fare Sergio Bramini ora che Di Maio lo ha chiamato al suo ministero
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Cosa vuole fare Sergio Bramini ora che Di Maio lo ha chiamato al suo ministero

Cosa vuole fare Sergio Bramini ora che Di Maio lo ha chiamato al suo ministero

 Sergio Bramini con Matteo Salvini il giorno dello sfratto
Nicola Marfisi / AGF  -  Sergio Bramini con Matteo Salvini il giorno dello sfratto
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 Gli striscioni a difesa di Sergio Bramini
 Nicola Marfisi / AGF -  Gli striscioni a difesa di Sergio Bramini

La storia

  • 1995 - Tra i vari appalti che la Icom vince ci sono quelli con la Ato di Ragusa per la gestione delle discariche di Vittoria e Scicli (mezz'ora di macchina dalla casa di Montalbano, per intenderci)
  • 2007 - La pubblica amministrazione smette di pagare o lo fa molto lentamente, mettendo in crisi di liquidità la Icom che deve avere dalla Ato 2,5 milioni di euro. La chiusura delle due discariche di Vittoria e Scicli - per le quali la Icom ha dovuto anticipare le spese di gestione - la porta a non poter gestire finanziariamente altri appalti e non potersi garantire la sopravvivenza.
  • 2011 - La Icom fallisce, il curatore contesta a Bramini di non aver chiuso prima i battenti impedendole di accumulare un milione di debiti: 500 mila euro di ipoteca sugli uffici e 500 mila sulla casa dell'imprenditore.
  • 2018 - Il Tribunale di Monza decreta che Bramini deve essere sfrattato e la sua villa deve passare alla banca creditrice. Lo sfratto viene eseguito il 18 maggio in diretta Facebook nonostante due parlmentari vi avessero eletto domicilio.
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