Silvio Berlusconi vuole essere riabilitato in politica e ha già una tappa e una data: il 12 marzo, stando a quanto riferisce oggi Il Corriere della Sera, l'istanza è stata depositata alla cancelleria del Tribunale di sorveglianza di Milano. Il Cavaliere punta a "rientrare in politica per correre di nuovo ad eventuali elezioni". Un obiettivo decisivo per il leader di Forza Italia perché "gli consentirebbe di potersi candidare di nuovo ad eventuali elezioni, diritto che fino ad ora gli è stato negato dall'articolo 15 della legge Severino, che sancisce appunto l'incandidabilità al parlamento per i sei anni successivi ad una condanna definitiva".
Il Cavaliere è stato condannato in via definitiva al processo per frode fiscale relativo ai diritti tv Mediaset il primo agosto 2013 ma Berlusconi ha già fatto ricorso alla Corte europea di Strasburgo, che sta esaminando il caso, ma la sentenza, come scrive il Corriere, potrebbe non arrivare prima del prossimo autunno.
Questa è la strategia del Cavaliere per essere riabilitato in politica, secondo la ricostruzione del Corriere:
"L'articolo 179 del codice penale dice che la riabilitazione può essere concessa 'quando siano decorsi almeno tre anni dal giorno in cui la pena principale sia stata eseguita' o si sia 'in altro modo estinta' e il condannato ha 'adempiuto le obbligazioni civili derivanti dal reato', ad esempio deve aver risarcito il danno, cosa che Berlusconi ha fatto puntualmente. Con la riabilitazione decadono anche gli effetti della legge Severino, come è previsto dalla stessa legge sempre all'articolo 15".
Ma la decisione spetta ora al Tribunale di sorveglianza di Milano. La decisione è attesa in un paio di mesi.