Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, difende la legge Merlin e lancia un appello contro la schiavitù sessuale delle donne."Quella legge - afferma Mattarella durante la commemorazione al Quirinale della Festa della donna - fu una tappa importante nel cammino di liberazione della donna". La senatrice che le diede il nome, Lina Merlin, "sarebbe in prima linea contro la tratta di questo nostro tempo". Per questo Sergio Mattarella chiarisce che "bisogna andare coerentemente avanti, contro tutte le forme di sfruttamento e violenza nei confronti delle donne, in qualsiasi campo e settore della vita familiare e sociale". Nel corso delle celebrazioni al Quirinale per la Giornata internazionale della Donna, dunque, il Presidente della Repubblica avverte che "ci sono lezioni del passato su cui è opportuno meditare". Per questo, osserva anche che "sessantuno anni fa, una legge dello Stato, promossa da una senatrice, partigiana e costituente, dichiarò fuorilegge lo sfruttamento della prostituzione" e, ricorda Mattarella, che "dovette lottare, in Parlamento e fuori da esso, contro pregiudizi e stereotipi inaccettabili, duri a morire". Come quello, ricorda ancora, per cui "vi erano parlamentari che sostenevano persino che alcune donne nascevano prostitute e pertanto non sarebbero mai cambiate".