La digitalizzazione è da tempo una necessità per la Pubblica Amministrazione e per le aziende italiane. Oggi però non si tratta più soltanto di modernizzare i servizi: la questione principale è il controllo dei dati. Norme come GDPR, NIS2 e DORA mettono sotto pressione istituzioni e imprese, perché richiedono livelli più alti di sicurezza, tracciabilità e resilienza dei dati conservati nei cloud.
Per molte organizzazioni pubbliche come anche private la domanda centrale è: "dove sono conservati i nostri dati e chi li gestisce?". In questo contesto ricco di continue sfide digitali e normative è fondamentale per le imprese e la PA poter scegliere la localizzazione dei propri dati sia per quanto riguarda la loro elaborazione sia per la loro conservazione.
Aruba e Microsoft Italia collaborano per offrire un servizio cloud europeo con tecnologia Microsoft Azure. La soluzione Azure Local on Aruba Cloud unisce i vantaggi del cloud pubblico con la sicurezza, la bassa latenza e la localizzazione in Italia dei dati tipici delle soluzioni di cloud privato. Vediamo nel dettaglio.
Sfide concrete
Facciamo un esempio e prendiamo spunto dalla sfera pubblica: una ASL che gestisce cartelle cliniche elettroniche deve garantire che tutte le informazioni sensibili restino sotto giurisdizione nazionale e siano accessibili rapidamente. Un ente pubblico che eroga servizi digitali ai cittadini deve assicurare continuità operativa anche in caso di verifiche ispettive. In entrambi gli scenari aspetto fondamentale è la qualifica ACN sulla quale il servizio poggia.
Cambiamo scenario e passiamo a un altro esempio nel settore privato. Un istituto finanziario soggetto a DORA deve dimostrare resilienza operativa e capacità di ripristino in tempi certi. In tutti questi casi, la localizzazione dei dati non è un dettaglio tecnico: è un requisito strategico.
Il modello ibrido
La soluzione pratica è un approccio ibrido, che mantiene la scalabilità e gli strumenti avanzati del cloud, ma lascia i dati critici in infrastrutture dedicate e sotto giurisdizione nazionale. Azure Local on Aruba Cloud è pensato proprio per questo: è una piattaforma che integra in un unico sistema calcolo, archiviazione e rete gestita da Aruba nei propri data center italiani offrendo ambienti per macchine virtuali e per lo sviluppo cloud-native.
Aruba cura hardware, installazione e manutenzione. Il cliente - che sia la PA o qualsiasi azienda del settore privato - mantiene il controllo operativo dei propri workload e può integrare i servizi Azure secondo le proprie esigenze. In questo modo si sfrutta il controllo del cloud privato e la flessibilità di quello pubblico.
Azure Local permette l’uso di risorse erogate di un’architettura iperconvergente in uso esclusivo e di livello enterprise, anche gestibili dal proprio pannello Azure, ed offre in questo modo una soluzione concreta alle esigenze tipiche dei contesti regolamentati o che prevedono requisiti di riservatezza, isolamento, continuità operativa o localizzazione geografica. La soluzione è single-tenant, è qualificata ACN, è conforme alle linee-guida di Microsoft e gestibile tramite Azure Arc che funge da "ponte" estendendo la piattaforma cloud di Azure ai data center locali, agli ambienti edge e ad altri cloud pubblici.
La sovranità digitale
Vediamo quali sono gli elementi fondamentali in questo scenario ibrido, che richiede una collaborazione strategica tra istituzioni pubbliche e operatori privati qualificati. La sovranità digitale non significa chiusura verso le tecnologie globali, ma capacità di integrarle mantenendo il controllo sul territorio italiano: infrastrutture localizzate gestite da provider nazionali, piattaforme cloud certificate e competenze tecniche on-site.
Quello descritto è un modello che permette di beneficiare dell'innovazione tecnologica internazionale senza rinunciare alla governance nazionale dei dati critici. Le partnership tra cloud provider europei e giganti tecnologici globali diventano così una leva per garantire che gli standard di sicurezza e le funzionalità avanzate del cloud pubblico possano essere portate all'interno di perimetri nazionali controllati. Non si tratta di costruire muri digitali, ma di definire regole chiare su dove risiedono i dati, chi può accedervi e secondo quali procedure.
I vantaggi concreti
I benefici pratici sono evidenti sulla carta e tangibili nel concreto: minore latenza per applicazioni critiche grazie alla vicinanza dell'infrastruttura, gestione semplificata della conformità normativa e modelli di costo prevedibili rispetto alle dinamiche del cloud pubblico.
Le specifiche tecniche Azure Local on Aruba Cloud propongono servizi end-to-end (dalla progettazione all'assistenza hardware, al supporto su richiesta per Azure Local), tariffe chiare basate su un modello a costi fissi con traffico incluso, e la possibilità di connessioni dirette verso Azure per scenari multi-cloud.
La piena integrazione con tutti gli strumenti Azure è in fase di rollout e sarà completata nei prossimi mesi. Già oggi sono disponibili funzionalità utili per migrare workload e modernizzare applicazioni e altre saranno progressivamente rese disponibili secondo il piano di rilascio previsto da Aruba.
Focus tecnico
Alla base del servizio Azure Local on Aruba Cloud c'è proprio un'architettura che integra in un unico sistema: calcolo, archiviazione, rete. Tutto questo semplifica le operazioni e permette di scalare le risorse in modo modulare. L'infrastruttura è di tipo dedicato: ogni cliente dispone di risorse non condivise con altri, a garanzia di isolamento e sicurezza dei carichi di lavoro.
Tutto poggia su data center italiani certificati Rating 4, visitabili anche per audit e verifiche di compliance. La gestione dell'hardware, dagli aggiornamenti firmware agli aggiornamenti di sicurezza, fino al networking e al firewalling, è curata interamente da Aruba, mentre il cliente mantiene il controllo operativo attraverso Azure Arc, la piattaforma di gestione unificata di Microsoft. In questo modo è possibile gestire in un'unica interfaccia sia le risorse locali sia quelle sul cloud pubblico.
A completare il quadro ci sono i servizi di protezione dei dati, dal backup per ambienti Microsoft 365 al supporto per scenari di disaster recovery con replica geografica, garantendo continuità operativa anche in caso di incidenti. Infine, la tariffazione è pensata per essere chiara e prevedibile: un modello a costi fissi, con traffico incluso, che riduce al minimo la volatilità tipica di altri modelli di cloud pubblico.
Una scelta strategica
Per la Pubblica Amministrazione e per le imprese soggette a compliance territoriale, la scelta di un cloud localizzato è una leva tecnologica strategica per mantenere controllo, velocità operativa e prevedibilità di spesa. In un contesto in cui le normative europee si fanno sempre più stringenti e la gestione dei dati critici diventa elemento di competitività e sicurezza nazionale, le infrastrutture ibride rappresentano un punto di equilibrio tra innovazione tecnologica e autonomia decisionale.
Per approfondire e richiedere informazioni tecniche su configurazioni e pacchetti disponibili, visita la pagina del servizio.
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