Monitoraggio a zero emissioni dall'alta quota: ROAD e Balloon Tech Co. insieme per infrastrutture più sicure
AGI - Una nuova, importante iniziativa conferma il ruolo di ROAD – “Rome Advanced District” come hub strategico per l'innovazione. La rete di imprese, che vede Eni come capofila insieme a Gruppo FS, Autostrade per l’Italia, Acea, Bridgestone, Cisco e Nextchem (Maire), ha siglato un accordo di sperimentazione con la startup statunitense Balloon Tech Co. L'intesa introduce, per la prima volta in Italia, una tecnologia destinata a rivoluzionare la sorveglianza delle infrastrutture più importanti: palloni aerostatici a emissioni zero, dotati di sensoristica avanzata. Un progetto che prende vita nel cuore pulsante della ricerca e sviluppo della Capitale, il Gazometro di Ostiense.
Questi speciali palloni aerostatici sviluppati dalla startup con sede a San Francisco operano in modalità “unmanned” - cioè senza pilota a bordo - e possono raggiungere un’altitudine di ben 20.000 metri. A differenza di altre soluzioni, sono in grado di trasportare un carico di sensori personalizzati fino a 15 kg, permettendo di raccogliere immagini ad altissima risoluzione e dati in tempo quasi reale su aree molto vaste. Questo si traduce in un doppio vantaggio. Da un lato un monitoraggio estremamente dettagliato, dall'altro una sostenibilità economica significativamente maggiore rispetto a tecnologie comparabili, come evidenziato anche da Daniele Pes, Responsabile Partnership & IP Valorization del Gruppo FS: “La sperimentazione ha lo scopo di valutare la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica di soluzioni alternative ai droni e ai satelliti; la collaborazione con ROAD ci dà nuove possibilità di maturare esperienze concrete con l’avanguardia delle tecnologie di interesse per il Gruppo”.
Monitoraggio terrestre da alta quota
Ma perché è così importante monitorare le infrastrutture dall'alto? Nelle nostre città, sempre più connesse e smart, la rete di strade, ferrovie, gasdotti, acquedotti e impianti energetici costituisce la spina dorsale della vita quotidiana. Garantirne l'affidabilità e la sicurezza è una priorità assoluta. Un monitoraggio costante e in tempo reale permette di prevenire guasti, identificare usura e programmare interventi di manutenzione in modo predittivo, prima che si verifichino problemi. La sperimentazione si concentrerà inizialmente proprio su questo, andando a sorvolare siti strategici di interesse del Gruppo FS e di Eni, che potranno così testare sul campo l'efficacia di questa nuova frontiera tecnologica.
Questa iniziativa è una prova concreta del successo del modello ROAD come afferma Mattia Voltaggio, Program Manager Officer di ROAD: “Come già avvenuto per il monitoraggio della qualità dell’aria, anche l’ispezione di infrastrutture critiche – gasdotti, acquedotti, ponti, autostrade – si è rivelato un tema di ricerca comune per le aziende di ROAD, confermando il modello collaborativo che è alla base: diminuire i tempi dello scouting di soluzioni tecnologiche, riducendo così anche i costi applicativi”. È questa l'essenza del distretto: non solo un luogo fisico, ma un ecosistema che genera valore condiviso, trasformando le sfide dei singoli partner in opportunità di innovazione per l'intera filiera.
Accelerare l'innovazione riducendo tempi e costi
In questo quadro, il progetto con Balloon Tech Co. si inserisce perfettamente nella visione più ampia di ROAD: creare un polo di riferimento nazionale e internazionale per l'innovazione sostenibile. Fondato su un principio di cross-fertilization, il distretto fa incontrare mondi diversi – industria, ricerca, università e startup – per generare soluzioni inedite alle grandi sfide del nostro tempo. Le aree di impatto spaziano dalla mobilità sostenibile alle smart cities, dallo sviluppo di nuove tecnologie energetiche alla formazione di competenze per i mestieri del futuro. È un vero e proprio "playground" dell'innovazione dove si testano tecnologie, modelli organizzativi e percorsi formativi orientati a un futuro più sostenibile.
Tutto questo prende vita in un luogo simbolo della trasformazione di Roma: il Gazometro sull'ansa del Tevere nel quartiere Ostiense. Un'area di circa 122.000 metri quadri che, dopo essere stata il cuore della produzione energetica cittadina nel Novecento estraendo gas dal carbone, oggi vive una seconda vita. L'ex sito industriale è diventato un “opificio dell'energia creativa”, un distretto dell'innovazione che pulsa di nuove idee, dove lavorano ogni giorno ricercatori, imprenditori e innovatori. Una dinamicità riconosciuta anche a livello internazionale, con l'inclusione di ROAD all'interno dei parchi scientifici europei nascenti da parte della IASP (International Association of Science Parks). Da qui, da questo luogo che unisce passato e futuro, Roma lancia la sua visione per l'innovazione, con progetti concreti che, come un pallone aerostatico, si alzano per guardare lontano.
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