AGI - La prima giornata del Forum PA 2025, tenutosi a Roma dal 19 al 21 maggio, ha visto Aruba presente come sponsor e protagonista della sessione plenaria inaugurale. L’azienda – leader italiano di servizi cloud, data center, hosting, e-mail, registrazione domini e PEC – ha portato al centro del dibattito una visione sistemica: “innovare la PA significa costruire un’infrastruttura tecnologica che sia al tempo stesso sovrana, sostenibile e aderente ai valori europei”.
Nel panel “Le leve per la sostenibilità digitale”, Stefano Sordi, Direttore Generale di Aruba, ha sottolineato che “la digitalizzazione della PA richiede oggi un approccio sostenibile e sovrano, capace di unire innovazione, protezione dei dati e trasparenza verso i cittadini”. In sintesi, la strategia dell’azienda sposa il Piano Triennale ICT 2024‑2026 puntando su un’azione integrata che coniughi tutela ambientale, efficienza e conformità normativa.
Aruba, partner IT strategico per la trasformazione digitale della PA
La recente inclusione dell’azienda nel bando Consip per i servizi IaaS e PaaS – unico provider italiano qualificato – offre alla PA la possibilità di scegliere una soluzione cloud che garantisce sicurezza e controllo dei dati pubblici. Questo primato italiano nell’ecosistema di acquisti pubblici consolida il ruolo di Aruba come partner strategico nella trasformazione digitale del settore pubblico e rafforza l’impegno dell’azienda verso la sovranità nazionale.
La piattaforma cloud di Aruba è progettata, realizzata e gestita in Italia secondo normativa europea, affiancata da una rete capillare di data center conformi ai più elevati standard europei. Grazie a questa governance 100% italiana (ed europea) e a un’offerta public, private e hybrid sviluppata “in ottica compliance by design”, Aruba garantisce trasparenza, costi prevedibili e assenza di vendor lock-in, come sottolineano anche analisti di IDC.
Data center green-by-design
Un altro tema al centro dell’intervento di Sordi è stato la sostenibilità infrastrutturale: “I data center sono infrastrutture fondamentali per l’economia digitale, ed utilizzano energia perché sono abilitatori per una domanda che è energivora. Ciò che fa la differenza è proprio la capacità di realizzare queste infrastrutture secondo criteri rigorosi con l’obiettivo di riuscire a contenere i consumi. I data center di Aruba sono green-by-design, integrano tecnologie avanzate, efficienza energetica e utilizzo di fonti rinnovabili – da impianti fotovoltaici a centrali idroelettriche e sistemi di raffreddamento ad acqua di falda ove possibile”.
L’approccio green di Aruba, infatti, si fonda su data center progettati fin dalla nascita secondo criteri di efficienza energetica. Gli impianti di ultima generazione integrano pannelli fotovoltaici, una centrale idroelettrica di proprietà localizzata all’interno del Data Center campus vicino Bergamo (IT3) ed ulteriori 7 centrali – anch’esse di proprietà - nell’area nord in Italia e sistemi di raffreddamento ad acqua di falda. Fin dalle fasi di ideazione la disponibilità di fonti rinnovabili nell’area è considerata uno dei criteri base per minimizzare l’impatto energetico. Aruba inoltre è membro del Climate Neutral Data Centre Pact, un’iniziativa europea che si prefigge di rendere i data center climaticamente neutrali entro il 2030 e ha ottenuto certificazioni internazionali (ISO 50001, ISO 14001, ISO 22237) che attestano l’efficientamento energetico e il rispetto dell’ambiente.
Servizi fiduciari e sovranità digitale
L’offerta di Aruba per la PA non si limita alle infrastrutture: include anche soluzioni software affidabili per snellire i processi e dematerializzare i documenti. Come noto, Aruba è leader nell’ambito dei servizi fiduciari, mettendo a disposizione servizi di firma digitale, posta elettronica certificata (PEC), conservazione elettronica a norma; in generale strumenti digitali che ottimizzano l’operatività delle amministrazioni. In questo contesto la PEC si evolve in ottica europea come concreto strumento di sovranità digitale. Recentemente Aruba ha completato con successo l’interoperabilità tra il proprio sistema di PEC e quello di Asseco, azienda polacca specializzata nello sviluppo di soluzioni IT avanzate, permettendo di fatto per la prima volta a due sistemi di “parlare” tra di loro, consentendo comunicazioni certificate transfrontaliere a valore legale. In pratica, la PEC varca i confini nazionali superando barriere tecniche e legali, un passo decisivo verso la sovranità digitale dell’Unione Europea.
“Secondo IDC, l’adozione della PEC ha generato risparmi per oltre 6 miliardi di euro tra il 2008 e il 2026. Ma soprattutto – ha evidenziato Sordi – rappresenta un asset strategico per l’interoperabilità europea, come dimostra il nostro recente progetto con Asseco, che consente comunicazioni certificate cross-border con validità legale”
Un ecosistema cloud italiano (ed europeo)
Con data center e governance interamente italiani, Aruba è oggi il punto di riferimento nazionale per il cloud pubblico e privato. Le soluzioni dell’offerta Aruba Cloud sono pensate per garantire libertà di scelta, trasparenza, sovranità dei dati e continuità operativa, in linea con le esigenze delle PA centrali, locali e delle istituzioni.
Il Cloud di Aruba è “compliant-by-design”, conforme ai principali regolamenti europei – dal GDPR alla NIS2 fino al Cyber Resilience Act – e opera sotto giurisdizione italiana ed europea, assicurando che i dati delle PA siano archiviati, trattati e protetti nel rispetto delle normative più stringenti. Grazie alle qualifiche rilasciate da ACN, Aruba è abilitata a fornire servizi al comparto pubblico, anche nei settori più regolamentati come sanità, finanza o difesa e per il trattamento dei dati ordinari, critici e strategici.
Un ulteriore elemento chiave è la possibilità di garantire sovranità operativa: l’azienda possiede e gestisce direttamente i propri data center, adotta infrastrutture sviluppate internamente e garantisce supporto locale e diretto, con presidio tecnico e commerciale sul territorio nazionale.
L’azienda è, inoltre, parte attiva dei principali progetti europei per un cloud federato, interoperabile e aperto, come Gaia-X, CISPE e SECA API, e collabora con istituzioni e partner continentali per costruire un ecosistema cloud europeo sovrano, sicuro e sostenibile.
Con Aruba, la PA italiana può contare su un partner solido, indipendente e pronto a guidare il cambiamento verso un futuro più digitale e sicuro.
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