AGI - La riduzione del divario digitale e la volontà di apportare un significativo impatto sociale sulla comunità rappresentano gli obiettivi primari che Infratel Italia persegue attraverso i propri interventi. Nell’ultimo triennio la Società si è resa protagonista di un importante processo di trasformazione. Nasce infatti con l’obiettivo di realizzare tutte le attività finalizzate al potenziamento della rete infrastrutturale pubblica per la banda larga e ultralarga, nelle aree del Paese di scarso interesse per gli operatori privati. Cresce, nel tempo, come la società pubblica deputata alla realizzazione di infrastrutture di rete e di telecomunicazioni a banda larga e ultralarga organiche e integrate sul territorio nazionale e alla eliminazione del digital divide delle aree bianche del Paese, con lo scopo di soddisfare le esigenze legate alla connettività dei cittadini, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni.
Oggi, invece, si configura come il soggetto abilitatore a livello nazionale di piani di intervento pubblico di infrastrutturazione digitale, con interventi diretti o, in alternativa, attraverso la collaborazione con gli operatori per garantire l’effettività del diritto di accesso alle tecnologie digitali. In particolare, opera nelle aree marginali del Paese per garantire la parità di accesso alla rete a banda ultralarga e ai suoi servizi connessi. A conferma di ciò, un progressivo ampliamento delle attività che sono state affidate alla Società: ai tradizionali interventi di tipo infrastrutturale si sono aggiunti nuovi progetti legati ai servizi che hanno rafforzato ancor più il legame con il Paese. La crescente esigenza di connettività ha richiesto un maggiore impegno nell’abilitazione alla diffusione di servizi di connettività avanzati.
A partire dal “Piano BUL” che al 28 febbraio 2023 registra 4.852 i comuni messi in commercializzazione (3.121 in più rispetto a dicembre 2020) e 2.898 i comuni collaudati positivamente (2.271 in più rispetto a dicembre 2020). Contemporaneamente, vengono gestite dalla Società anche alcune misure di sostegno alla domanda di servizi di connettività a banda ultralarga, come il “Voucher famiglie”, intervento concluso nel 2021, e “Voucher imprese”, ancora in corso, attraverso le quali sono stati attivati voucher del valore economico rispettivamente di 101.946.263 euro e 177.830.973 euro per favorire migliaia di collegamenti a banda ultralarga in favore di famiglie a basso reddito e imprese. Attraverso la misura “Digital Transformation”, ancora attiva, vi è il sostegno alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese alle quali sono state concesse agevolazioni per un valore di 23.453.780,93 euro. Senza mai dimenticare le scuole, centro nevralgico e di propulsione del Paese, protagoniste del Piano “Scuola Connessa”, con il quale sono già state attivate 17.207 strutture scolastiche sul territorio nazionale pari al 52,9% del totale degli edifici da attivare. Con il progetto “WiFi Italia” è stato permesso ai cittadini di connettersi, gratuitamente, con una APP alla rete Wi-Fi libera e diffusa nelle piazze del territorio nazionale. Da menzionare, infine, il “Fondo AI, Blockchain e IoT” con il quale la società sostiene e finanzia i progetti che prevedono la realizzazione di attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione dell'organizzazione e innovazione di processo, finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle nuove tecnologie.
Nel 2021, la grande svolta di Infratel Italia, grazie alla sottoscrizione della convenzione con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia, che apre un nuovo capitolo. La Società è stata nominata, infatti, soggetto attuatore degli interventi del Governo compresi nell’investimento 3 “Reti ultraveloci” della Missione 1 - Componente 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare riferimento ai Piani “Italia a 1 Giga”, “Italia 5G”, “Scuola connessa” e “Sanità connessa” e “Isole minori” che hanno portato all’aggiudicazione di tutti i lotti del PNRR in meno di 6 mesi per un valore superiore ai 6 miliardi di euro. Questo impegno, possibile grazie all’intera organizzazione aziendale, ha consentito al nostro Paese di centrare i target previsti per l’erogazione della seconda tranche di finanziamento del PNRR italiano. Parallelamente, l’assunzione di più di 100 giovani professionisti. Per raggiungere i nuovi obiettivi è stato infatti necessario rafforzare il capitale umano con una crescita esponenziale dell’organico aziendale. Ad oggi la società conta oltre 274 dipendenti. Da aprile 2022, in aggiunta alla Divisione «Infrastrutture e Servizi Digitali», è nata la Divisione «Italia Domani – PNRR», per la realizzazione delle attività relative all’attuazione dei Piani sopra citati.
“Dentro la Rete”: la seconda stagione del podcast di Infratel Italia
Infratel Italia, in linea di continuità con la nuova “Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga Verso la Gigabit Society”, si pone come naturale leva operativa per l’attuazione del PNRR - Investimento 3 "Reti Ultraveloci" - Missione 1 - Componente C2. In particolare, i piani “Italia a 1 Giga”, “Italia 5G”, “Scuola connessa”, “Sanità connessa” e “Isole Minori”.
Con il primo dei bandi, “Italia a 1 Giga”, il Governo mette a disposizione quasi 3,5 miliardi di euro dai fondi del PNRR. Nella fattispecie, il Piano “Italia a 1 Giga” mira a fornire connettività ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload alle unità immobiliari non coperte da almeno una rete in grado di fornire velocità di connessione in download pari o superiori a 300 Mbit/s. Ci parlano del piano “Italia a 1 Giga”, in questa puntata del podcast “Dentro la Rete”, Francesca Ciatti e Raffaele De Rosa.
Con il piano “Voucher Fase II – Imprese” si va incontro alle imprese e ai titolari di partita IVA che possono richiedere un contributo, da un minimo di 300 euro a un massimo di 2.500 euro, per servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s (e superiori). Il piano “Blockchain4Italy” ha lo scopo di costruire un futuro all’insegna dei nuovi standard tecnologici. Ci spiegano il piano “Voucher Fase II” e il piano “Blockchain4Italy” gli ospiti di questa puntata del podcast “Dentro la Rete”: Serena dell’Agli e Giorgia Leone di Infratel Italia.
Il piano “Isole Minori” ha l’obiettivo di realizzare del backhaul ottico, cioè la porzione che collega la dorsale e le reti perimetrali, per le isole tramite posa di cavi ottici sottomarini nelle regioni Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana e Sardegna, per un totale di 21 isole minori oggi prive di collegamenti in fibra ottica. Il progetto “Data Room” è invece il nuovo sistema di reporting istantaneo, lanciato lo scorso novembre, al servizio degli utenti per raccontare le attività di infrastrutturazione che Infratel Italia sta conducendo direttamente o attraverso gli operatori aggiudicatari delle gare nei loro territori. In questa puntata del podcast “Dentro la Rete” ce ne parlano Domenico Fontemurato e Rosalia Moffa di Infratel Italia.
Con il piano “Italia 5G”, il Governo mette a disposizione più di un miliardo e mezzo di euro di incentivi per favorire la realizzazione, entro il 2026, di infrastrutture per lo sviluppo del 5G nelle zone del Paese prive di investimenti da parte del mercato. I due interventi sono finalizzati a rilegare in fibra ottica circa 11.000 siti radiomobili esistenti e a realizzare nuovi siti radiomobili 5G in circa 1.300 aree del Paese. Ci parlano del piano “Italia 5G” i due ospiti di questa puntata del podcast “Dentro la Rete”: Massimiliano Panella e Stefania Cocco di Infratel Italia.
Con il piano “Sanità Connessa”, il Governo mira a mira a garantire la connettività con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps e fino a 10 Gbps per le strutture sanitarie del servizio sanitario pubblico, dagli ambulatori agli ospedali. Il Piano “Scuola connessa” prevede invece interventi per connettere, con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps, oltre 9 mila sedi scolastiche di tutto il territorio italiano. Ce ne parlano Mario Peluso e Alessandro Corini di Infratel Italia, che sono ospiti in questa puntata del podcast “Dentro la Rete”.