AGI - Saranno le tre porte di accesso ai Giochi Olimpici e all'Italia stessa. Saranno le tre "Muse" di Milano, Livigno e Cortina d'Ampezzo. Proprio la Musa è infatti il tema scelto dal Coni per Casa Italia.
Tradizionalmente le Muse, oltre a essere protettrici delle arti – comprese quelle sportive – sono coloro che conservano la memoria e ispirano e proteggono ogni umana sapienza. Nella mitologia classica queste figure si accompagnarono agli dei, che si pensava vegliassero sull'educazione fisica e sulla formazione spirituale dei giovani. Le Muse sono simbolo dell'armonia che trionfa sul caos attraverso il principio innovatore delle arti, coniugato con la memoria del passato. Sul piano simbolico rappresentano per i Greci il fenomeno dell’ispirazione, quel momento in cui si accede a un colpo di genio, a un’intuizione.
L’Italia come fonte di ispirazione
Quello che Casa Italia decide così di sottolineare è la capacità dell’Italia di farsi Musa, vale a dire fonte di ispirazione. Sviluppando questo concetto, Casa Italia trasformerà le sedi scelte – Triennale Milano, il Centro di Preparazione Olimpica presso l’Acquagranda di Livigno e la Galleria Farsetti a Cortina d’Ampezzo – in percorsi scenografici ed emozionali, luoghi in cui sport, natura, arte, architettura, design d’arredo e design della luce sono in strettissimo dialogo tra loro.
Arte e paesaggio in dialogo
All’interno degli ambienti saranno visitabili progetti espositivi dove saranno esposte opere di Claudio Abate, Juan Araujo, Arman, John Armleder, Atelier dell’Errore, Matteo Attruia, Hermann Nitsch, Ottone Rosai, Mario Schifano, Keith Haring & L.A. Il, Jannis Kounellis, Giorgio de Chirico e molti altri.
Il progetto architettonico e di interior design interpreta il tema "Musa" partendo dal paesaggio e soprattutto dalla montagna, quale elemento naturale e simbolico: quinta e punto di arrivo dei Grand Tour settecenteschi che hanno ispirato generazioni di viaggiatori ma anche, e soprattutto, teatro naturale e ragion d’essere stessa degli sport invernali e delle Olimpiadi.
Un allestimento tra natura e spirito sportivo
L’allestimento recupera quindi l’estetica e le atmosfere della natura e della dimensione tecnica e sportiva della montagna, guidato da un forte spirito di condivisione, che si esprime attraverso architetture, infrastrutture e materiali leggeri e resistenti, espressivi di un’occupazione temporanea, emozionale e rispettosa dei luoghi più straordinari e impervi che i paesaggi montani ci offrono.