AGI - L'Italia ha compiuto un ulteriore passo avanti nell'attuazione del Piano Mattei per l'Africa, sostenendo la costruzione del più grande complesso fotovoltaico del continente. Cassa Depositi e Prestiti (CDP), l'istituto finanziario pubblico italiano, ha annunciato il 19 dicembre un pacchetto di finanziamenti da 110 milioni di euro per un progetto solare da 1.000 megawatt in Egitto, completo di un sistema di accumulo da 600 megawattora. Si tratta del primo utilizzo concreto del Plafond Africa, un nuovo strumento finanziario istituito dal governo italiano per sostenere grandi progetti in tutto il continente africano. Il finanziamento è destinato ad Abydos For Renewable Energy Company SAE, una società di energia rinnovabile controllata indirettamente dal gruppo emiratino Amea Power e da Kyuden International Corporation, controllata del gruppo giapponese Kyushu Electric Power. Il progetto sarà situato nel governatorato di Assuan, nell'Egitto meridionale, una regione con un significativo potenziale solare. Una volta completato, il sito diventerà la più grande centrale elettrica dell'Africa che combina produzione fotovoltaica e accumulo di energia, un elemento chiave per garantire la stabilità della rete elettrica. Il progetto beneficia di una garanzia dell'80% da parte dello Stato italiano e fa parte di un pacchetto di cofinanziamento internazionale da 571,8 milioni di dollari coordinato dall'International Finance Corporation (IFC), la divisione della Banca Mondiale dedicata al settore privato. Partecipano diverse istituzioni per lo sviluppo, tra cui la tedesca DEG, la olandese FMO, la britannica British International Investment, l'OPEC Fund for International Development e la Europe Arab Bank. Questa struttura finanziaria riflette l'ambizione di Roma di svolgere un ruolo catalizzatore nella mobilitazione di capitali pubblici e privati a sostegno della transizione energetica dell'Africa.
Per l'Italia, l'Egitto è un Paese prioritario nel Piano Mattei, lanciato dal governo Meloni per ricostruire le relazioni con l'Africa attorno a partnership economiche, energetiche e industriali. Il progetto di Assuan mira a soddisfare la rapida crescita della domanda energetica egiziana, riducendo al contempo la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili. Secondo le stime fornite da CDP, la centrale eviterà emissioni di CO₂ di oltre un milione di tonnellate all'anno e ridurrà i costi di produzione dell'elettricità grazie a una tariffa di vendita competitiva rispetto alla media nazionale.
"Questa prima operazione nell'ambito dell Plafond Africa rafforza il ruolo di CDP come istituzione finanziaria per lo sviluppo", sottolinea Paolo Lombardo, Direttore della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo di CDP. "Rappresenta un modello di cooperazione multilaterale in grado di coniugare sostenibilità, impatto e partenariato pubblico-privato. Sostenere la transizione energetica dell'Egitto significa contribuire alla sicurezza energetica nazionale, alla stabilità regionale e alla crescita inclusiva, che sono al centro del Piano Mattei e del nostro piano strategico 2025-2027."
Con un budget complessivo fino a 500 milioni di euro, il Plafond Africa consente a CDP di supportare le aziende con una presenza a lungo termine nel continente africano, potendo contare su una garanzia pubblica per ridurre il rischio e attrarre altri investitori. Per Roma, si tratta di una leva fondamentale della sua diplomazia economica, che mira a collegare sviluppo, sicurezza energetica e influenza internazionale.
Al di là della sua dimensione tecnica, il progetto Abydos illustra la volontà dell'Italia di posizionarsi come attore credibile nella transizione verde in Nord Africa e Medio Oriente. Puntando su infrastrutture energetiche di grandi dimensioni, coniugando innovazione tecnologica e cooperazione multilaterale, l'Italia intende rendere sostenibile il Piano Mattei e dimostrare la sua capacità di trasformare un'iniziativa politica in progetti concreti dal forte impatto socio-ambientale.