AGI - Il Giappone ha ribadito il suo sostegno al progetto sanitario sviluppato dalla comunità italiana di Sant'Egidio a Conakry, in Guinea. L'11 dicembre si è tenuta una cerimonia di ringraziamento al popolo giapponese presso il centro DREAM di Dixinn, Conakry, alla presenza di rappresentanti dell'Ambasciata giapponese in Guinea. Questa cerimonia ha segnato il completamento di un progetto che ha notevolmente rafforzato le capacità diagnostiche dei centri DREAM: grazie a questa iniziativa, un sistema GeneXpert a 16 moduli e una cabina di biosicurezza sono stati donati al laboratorio di biologia molecolare di Dixinn, nonché un sistema GeneXpert a 4 moduli al centro DREAM di Dubreka. Le apparecchiature, immediatamente operative, consentono ora diagnosi rapide e affidabili di tubercolosi, HIV (inclusa la diagnosi pediatrica precoce), carica virale e papillomavirus umano (HPV).
Il Dott. Mamadou Aliou Diallo, Coordinatore Nazionale del Programma Nazionale per la Lotta contro l'AIDS e l'Epatite (PNLSH), ha partecipato alla cerimonia, confermando così la stretta collaborazione tra il programma DREAM e le istituzioni sanitarie guineane. DREAM è uno dei principali partner del PNLSH e fornisce assistenza a una delle più grandi coorti di persone affette da HIV in Guinea, con circa 4.000 pazienti in trattamento.
La giornata si è svolta in un clima di grande partecipazione, con la presenza di numerosi pazienti che hanno espresso la loro gratitudine direttamente all'Ambasciatore giapponese. Aminata, una giovane attivista, ha raccontato in modo particolarmente toccante il suo percorso di cura e recupero, sottolineando la calorosa accoglienza, il supporto e la professionalità ricevuti presso DREAM. Durante la sua visita, l'Ambasciatore giapponese ha visitato il centro e il laboratorio Dixinn, accompagnato dal personale sanitario e dai responsabili del programma.
Il Giappone sostiene il progetto DREAM in Guinea da molti anni: nel 2018 ha finanziato la costruzione del centro Dubreka, ora pienamente operativo. La donazione di GeneXpert consente a questo centro, come a quello di Dixinn, di essere autorizzato a curare la coinfezione HIV/tubercolosi, rafforzando così in modo sostenibile la risposta sanitaria per le popolazioni più vulnerabili.