AGI - Al 27° Forum Mediterraneo del Turismo Archeologico (Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, BSMA), che si tiene a Paestum da oggi al 2 novembre, l'Italia presenterà una serie di progetti volti a promuovere il patrimonio culturale come motore di sviluppo sostenibile in Albania, Siria, Tunisia, Libia e Marocco. Sono previste due tavole rotonde tematiche, dedicate ai progetti di cooperazione italiana nel restauro, nella formazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale. La prima, in programma il 31 ottobre alle ore 16:00, vedrà la partecipazione del Vice Ministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli, del Ministro albanese del Turismo, della Cultura e dello Sport Blendi Gonxhja e dei Ministri della Cultura e del Turismo siriani Mohamad Yassin Saleh e Mazen Al Salhani. La seconda tavola rotonda, in programma il 2 novembre alle 10:30 e organizzata dall'Istituto Centrale per il Restauro (ICR), si concentrerà sui progetti conclusi e in corso in Libia, Marocco e Tunisia, con la partecipazione di docenti ed esperti, nonché del direttore dell'ICR, Luigi Oliva.
"Per la Cooperazione Italiana, il patrimonio culturale rappresenta uno strumento fondamentale di sviluppo. In tutti i nostri interventi, per i quali ci avvaliamo delle competenze di centri di eccellenza come l'Istituto Centrale per il Restauro, puntiamo alla crescita economica, alla coesione sociale e al trasferimento di competenze", spiega Marco Riccardo Rusconi, direttore dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Lo stand del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) offrirà anche laboratori tematici su metallurgia, lavorazione dei metalli e pittura, pensati per bambini e adulti e condotti dall'archeologo Ettore Pizzuti.
In Albania, la Cooperazione Italiana sostiene da anni la valorizzazione del patrimonio culturale e lo sviluppo del settore turistico. Tra i progetti pilota figura il Parco Archeologico di Bylis e Klos, finanziato dall'Unione Europea con cofinanziamento italiano per un budget complessivo di 6,25 milioni di euro. Questo progetto mira a preservare e restaurare i tesori archeologici del comune di Mallakastra, migliorarne l'accessibilità e promuovere la crescita economica attraverso la collaborazione con la comunità locale. Con un finanziamento della Cooperazione (650.000 euro), Aics Tirana sostiene anche lo sviluppo del piano di gestione del Parco Archeologico di Antigonea, un sito eccezionale situato nella valle del Drino, e il progetto del Parco delle Arti di Tirana. Quest'ultimo include, in particolare, la redazione del piano di gestione dell'ex complesso Kinostudio, nonché sovvenzioni per lo sviluppo artistico del distretto (1,8 milioni di euro). L'Agenzia è stata inoltre scelta come partner dal Ministero del Turismo, della Cultura e dello Sport albanese per lo sviluppo di una nuova strategia culturale per il periodo 2026-2030, un riconoscimento che conferma il ruolo di primo piano della Cooperazione italiana nel panorama culturale locale. A livello regionale, merita inoltre di essere segnalata l'iniziativa "Cultura e Creatività per i Balcani Occidentali", finanziata dall'UE con 8 milioni di euro, di cui 1,4 milioni gestiti da AICS Tirana. L'iniziativa promuove attività artistiche, riconciliazione e sviluppo locale.
In Siria, la Cooperazione italiana sta adottando un approccio integrato e multisettoriale, combinando aiuti umanitari, rafforzamento della resilienza delle comunità e sviluppo locale. Il progetto "Mustaqbali – Fase II", implementato da Terre des Hommes nell'ambito di un'iniziativa di rapida ripresa e coesione sociale guidata da AICS Beirut (che copre anche la Siria), mira a migliorare l'accesso all'istruzione, alla formazione e ai servizi di protezione per i giovani e gli adolescenti vulnerabili nel Governatorato di Aleppo. Un finanziamento italiano di 600.000 euro ha permesso in particolare la ristrutturazione del Museo nazionale di Aleppo, fornendo spazi per la formazione, la coesione sociale e il dialogo interculturale, nonché corsi di formazione archeologica per studenti e personale del museo e visite guidate didattiche per gruppi scolastici.
Per quanto riguarda l'Africa, sono in corso diversi progetti culturali nel Maghreb. In Marocco, attraverso una collaborazione pluriennale con l'Università di Siena e il Ministero della Cultura marocchino, l'Italia sostiene la tutela di tre siti archeologici di importanza mondiale: Chellah, Volubilis e Lixus. Questa iniziativa, che ha ricevuto un finanziamento di 3 milioni di euro, fa parte di un più ampio programma di conversione del debito da 15 milioni di euro. In Libia, il programma triennale "Heritage", finanziato dall'UE con 2,2 milioni di euro, mira a istituire una scuola di restauro e a fornire formazione teorica e pratica ai tecnici del Dipartimento delle Antichità libico e agli studenti. Infine, in Tunisia, è attualmente in fase di sviluppo un'iniziativa guidata dall'ICR in collaborazione con l'Istituto Nazionale del Patrimonio Tunisino. L'iniziativa mira a rafforzare il settore del patrimonio culturale e a promuovere la crescita economica attraverso la conservazione, la valorizzazione e la promozione del patrimonio archeologico, a partire dai tre siti pilota di Pupput (Hammamet), Neapolis (Nabeul) e Kerkouane (Hammam Ghezaz).