AGI - Le relazioni tra Italia e Algeria stanno entrando in una nuova fase di cooperazione strategica, basata su un partenariato equilibrato e reciprocamente vantaggioso, in particolare nei settori dell'agricoltura, della sicurezza alimentare e dello sviluppo sostenibile. Lo ha affermato il Ministro italiano delle Politiche Agricole, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, in un'intervista ad Agenzia Nova a margine della fiera internazionale Agrilevante 2025, tenutasi a Bari dal 9 al 12 ottobre. Secondo il Ministro, l'Algeria è "un partner chiave per l'attuazione del Piano Mattei per l'Africa", l'iniziativa italiana volta a promuovere un modello di cooperazione incentrato sulla creazione di valore condiviso piuttosto che sull'assistenza.
Lollobrigida ha sottolineato che il progetto agricolo sviluppato dal Gruppo BF in Algeria illustra perfettamente questo approccio: "È un modello concreto del nuovo partenariato che l'Italia desidera costruire con il continente africano", ha spiegato. Questo ambizioso progetto mira ad aiutare l'Algeria a raggiungere l'autosufficienza alimentare sfruttando le competenze italiane in tecnologia agricola, gestione sostenibile delle risorse e innovazione. "Ho visitato l'Algeria due volte e ho avuto numerosi colloqui con i miei omologhi per definire le basi di un programma che aiuterà il Paese a raggiungere i suoi obiettivi strategici, offrendo al contempo alle nostre aziende nuove opportunità di sviluppo della produzione locale", ha affermato il ministro. La produzione di questo progetto non sarà destinata ai mercati europei, ma mirerà principalmente a soddisfare il fabbisogno alimentare interno dell'Algeria, per poi espandersi potenzialmente in altri mercati africani. Secondo Lollobrigida, questa scelta si inserisce in un approccio di sviluppo locale sostenibile, con un impatto significativo sull'occupazione e sulla formazione professionale in diverse province algerine.
Il ministro ha inoltre ricordato il significato storico e simbolico del partenariato italo-algerino. "L'Algeria ha sempre mantenuto un rapporto di amicizia e fiducia con l'Italia. Enrico Mattei, a cui è dedicato il piano, è considerato dagli algerini un grande amico, addirittura un 'secondo eroe nazionale', per il sostegno fornito al loro Paese nella lotta per l'indipendenza", ha affermato. Questa eredità di solidarietà e rispetto reciproco, ha aggiunto Lollobrigida, conferisce alla cooperazione bilaterale una dimensione speciale, basata sull'uguaglianza e sul riconoscimento reciproco. Evocando le prospettive più ampie del Piano Mattei, il ministro ha ricordato che l'Italia è "un ponte naturale tra Europa e Africa". "Il continente africano possiede il 60% dei terreni agricoli coltivabili del pianeta", ha sottolineato, notando al contempo l'urgente necessità di investimenti in tecnologia, irrigazione, trasformazione alimentare e formazione tecnica. "L'Italia possiede competenze uniche in questi settori e, combinandole con il potenziale africano, possiamo stimolare una crescita reale e sostenibile, a beneficio di entrambi i continenti", ha proseguito il ministro.
Lollobrigida ha evidenziato l'idea che il Piano Mattei si basi su un modello di cooperazione produttiva, che promuove la creazione di filiere locali, la formazione della forza lavoro e il trasferimento tecnologico. "L'obiettivo non è imporre un modello, ma costruire partenariati equilibrati in cui tutti diano il loro contributo", ha affermato. Infine, affrontando il tema delle migrazioni, il ministro ha ribadito che la strategia italiana mira ad affrontare le cause profonde delle migrazioni. "L'obiettivo non è solo ridurre i flussi irregolari, ma consentire ai giovani africani di scegliere liberamente se rimanere nel loro Paese o partire legalmente. Nessuno dovrebbe essere costretto a emigrare per necessità economica", ha concluso. "Creare in Africa le condizioni economiche e sociali che consentano ai giovani di vivere dignitosamente nel proprio Paese è il modo migliore per garantire una mobilità scelta, non forzata", ha riassunto.