AGI - Il Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Maria Tripodi, ha partecipato alla Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite sulla Soluzione Pacifica in Palestina e la Soluzione dei Due Stati, tenutasi a New York il 28 e 29 luglio. Nel suo intervento alla conferenza, Tripodi ha affermato che l'Italia ritiene che la soluzione dei due popoli e dei due Stati rappresenti la convergenza tra le esigenze di sicurezza di Israele e le legittime aspirazioni dei palestinesi. Questa conferenza costituisce un "appello collettivo all'azione", a cui il governo italiano è fermamente impegnato, ha dichiarato Tripodi, ringraziando l'Arabia Saudita e la Francia per aver promosso l'incontro. Soddisfare le esigenze di sicurezza sia israeliane che palestinesi è un prerequisito fondamentale, ha affermato il Sottosegretario, specificando che le priorità immediate dell'Italia sono il cessate il fuoco e l'accesso agli aiuti umanitari. Un altro obiettivo a breve termine, ha aggiunto, è il rafforzamento delle capacità istituzionali e di sicurezza dell'Autorità Nazionale Palestinese (con sede a Ramallah, in Cisgiordania).
Secondo Tripodi, con una Gaza "liberata da Hamas e riunificata alla Cisgiordania sotto un'Autorità Nazionale Palestinese rafforzata e riformata, un futuro di pace e prosperità può aprirsi per la regione". L'Italia "è pronta a dare il suo contributo per sostenere Israele e il futuro Stato palestinese in questo percorso", ha sottolineato Tripodi. Per lei, l'istituzione di un cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e la ripresa di aiuti umanitari "adeguati" rappresentano i "prerequisiti per qualsiasi progresso nel processo di pace in Medio Oriente".
Inoltre, secondo il Sottosegretario, la ricostruzione della Striscia di Gaza non deve essere solo fisica – attraverso la riabilitazione di scuole e ospedali – ma deve soprattutto passare attraverso il ripristino della fiducia tra israeliani e palestinesi.
L'Italia "sostiene una missione di stabilizzazione a Gaza e una missione di monitoraggio in Cisgiordania", ha dichiarato il rappresentante del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. "La protezione internazionale delle Nazioni Unite renderebbe possibile il percorso verso uno Stato palestinese non militarizzato. A questo proposito, l'Italia ha apprezzato l'apertura e l'impegno dell'Autorità Nazionale Palestinese nel trovare una soluzione accettabile anche per Israele", ha affermato Tripodi.
“Con questa conferenza, riaffermiamo l’importanza di lavorare sul ‘giorno dopo’ la guerra, basandoci sulla soluzione dei due Stati, e di portare stabilità all’intera regione, al fine di interrompere il ciclo di violenza che infiamma il Medio Oriente da decenni”, ha aggiunto. “Questa stabilità deve rappresentare uno degli obiettivi principali della nostra azione come comunità internazionale, per favorire le prospettive di sviluppo e integrazione a tutti i livelli – economico, sociale, culturale – che essa genera per la regione”, ha concluso Tripodi, sottolineando: “Al fine di promuovere una soluzione giusta e duratura dei due Stati, l’Italia ha deciso di partecipare attivamente e con determinazione ai lavori di questa conferenza, copresiedendo con l’Indonesia il gruppo di lavoro sulla sicurezza”.