AGI - Nell'ambito del Piano Mattei, il governo italiano ha attivato un nuovo strumento con la Banca Africana di Sviluppo (AfDB), implementando un approccio sistemico ad alto effetto leva: per ogni euro investito in un progetto promosso dal governo italiano, un euro viene stanziato dalla AfDB. Lo ha affermato Fabrizio Saggio, coordinatore della Missione Strutturale per l'attuazione del Piano Mattei, durante un'audizione davanti alle Commissioni Congiunte Affari Esteri e Difesa di Camera dei Deputati e Senato. "Il fondo è già operativo e ha attratto finanziamenti da altri Paesi, a partire dagli Emirati Arabi Uniti, che hanno stanziato 25 milioni di euro. Grazie a loro, abbiamo già avviato due progetti concreti recentemente firmati: uno in Costa d'Avorio nel settore agricolo e l'altro in Etiopia nel settore del caffè", ha affermato Saggio. "Oltre alla Banca d'Africa, manteniamo un'eccellente collaborazione con la Banca Mondiale. Di recente abbiamo aumentato del 25% il contributo dell'Italia al rifinanziamento triennale dell'Associazione Internazionale per lo Sviluppo (IDA), il braccio finanziario della Banca, il che ci consentirà di aumentare il numero di progetti e collaborazioni", ha aggiunto.
Tra i progetti approvati, ha proseguito il diplomatico, c'è un progetto da 100 milioni di euro attraverso il quale, in collaborazione con la Banca Mondiale, stiamo fornendo accesso all'elettricità a 4 milioni di persone in Mozambico. Saggio ha poi ricordato la recente decisione, annunciata al vertice di Roma del 20 giugno sul Piano Mattei, di convertire un totale di 235 milioni di euro di crediti bilaterali in progetti di sviluppo nei prossimi dieci anni, definendola "un'operazione di conversione del debito senza precedenti da anni". Secondo il diplomatico, si tratta di "operazioni concrete che rispondono alle richieste dei Paesi target del Piano Mattei".
Questa collaborazione, ha sottolineato Saggio, non si limita al livello istituzionale, ma coinvolge anche il settore privato, come testimoniano due iniziative recentemente avviate: il Fondo Africa e la Misura Africa. "La prima è una misura operativa da febbraio che consente alla Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) di investire risorse proprie in progetti che coinvolgono aziende operanti nel continente, con una copertura pubblica all'80%; la seconda è una misura che abbiamo sviluppato in collaborazione con Simest e che supporta le aziende, in particolare le PMI, che desiderano investire in Africa: a oggi sono stati approvati progetti per un valore di 57 milioni di euro".
Il successo del Piano Mattei, ha sottolineato il coordinatore della Struttura di Missione per la sua attuazione, dipende anche dall'instaurazione di collaborazioni efficaci con i partner internazionali, a partire dall'Unione Europea. "Tutto è iniziato con l'iniziativa Global Gateway dell'UE, che mette a disposizione 150 miliardi di euro per il continente africano. A giugno abbiamo ospitato per la prima volta a Roma un vertice bilaterale con la Presidente Ursula von der Leyen, che ha rappresentato un significativo passo avanti in questo processo di internazionalizzazione", ha osservato Saggio, specificando che in questo vertice sono stati firmati 11 accordi e che è stato annunciato un finanziamento complessivo di oltre un miliardo di euro.
Tra gli accordi firmati, l'ambasciatore ha evidenziato la partecipazione dell'Italia al progetto Corridoio di Lobito, con un finanziamento di 250 milioni di euro da Cassa Depositi e Prestiti e Sace; al progetto Terra, con una garanzia UE di 100 milioni di euro, per la riabilitazione della filiera del caffè; e all'accordo sulle infrastrutture digitali, che fornirà a Sparkle un contributo di 37 milioni di euro per l'espansione della connessione digitale Blue&Raman. Oltre all'UE, ha spiegato Saggio, nell'ultimo anno è stato forte l'interesse manifestato dalle monarchie del Golfo, che si è tradotto in accordi nel corso delle due recenti visite del premier Giorgia Meloni in Arabia Saudita e del presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammed bin Zayed Al Nahyan in Italia, con la firma di accordi per progetti comuni in Africa.