AGI - Le iniziative a sostegno dello sviluppo dell'Africa avviate nell'ambito del Piano Mattei stanno attualmente vivendo "i primi passi concreti", ha affermato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nel suo intervento alla riunione ministeriale economia del G20 tenutasi pochi giorni fa a Durban, in Sudafrica. Le iniziative "sono pienamente in linea con l'iniziativa faro del governo italiano", ha sottolineato Giorgetti, parlando di un "rilancio" di partenariati "basati sulla cooperazione tra pari, interessi condivisi e benefici reciproci". "Concordiamo pienamente" sull'importanza di affrontare il persistente divario infrastrutturale dell'Africa, cruciale per aumentare la crescita e le opportunità di occupazione, ha proseguito. Giorgetti ha poi ricordato, tra l'altro, gli accordi con la Banca Mondiale, la Banca Africana di Sviluppo e il contributo degli Emirati Arabi Uniti, che "hanno permesso di stilare un elenco di progetti da finanziare entro il 2025, concentrandosi su infrastrutture, trasporti e gestione delle risorse idriche". In merito ai dazi, Giorgetti ha espresso preoccupazione per l'impatto dell'incertezza economica e delle tensioni commerciali in corso sulle nostre economie. Il ministro dell’Economia e delle Finanze italiano ha attirato l’attenzione, inoltre, sulle conseguenze economiche della svalutazione del dollaro statunitense, in quanto l’indebolimento del tasso di cambio del dollaro statunitense “aggrava gli effetti dell’aumento dei dazi”.
A Durban, Giorgetti è intervenuto anche al dibattito del G7 sulle previsioni economiche e l'Ucraina. Il ministro ha evidenziato gli acquisti cinesi dalle banche multilaterali di sviluppo: "Riteniamo che la quota preponderante della Cina negli acquisti delle banche multilaterali di sviluppo debba essere affrontata attraverso politiche volte ad aumentare il contenuto locale e a riequilibrare l'allocazione dei contratti tra paesi donatori e azionisti", ha affermato. La sovracapacità produttiva e le politiche commerciali della Cina "stanno avendo un impatto sempre più negativo sulla nostra industria manifatturiera", ha aggiunto Giorgetti. Riguardo alla situazione in Ucraina, ribadendo il sostegno "senza riserve" dell'Italia a Kiev di fronte all'aggressione russa, il ministro dell'Economia ha sottolineato "l'importanza di garantire che, come deciso al G7 di Banff, nessuna azienda o entità partecipi alla ricostruzione dell'Ucraina se ha finanziato o beneficiato in alcun modo di redditi derivanti da attività commerciali in Russia".