AGI - L'Italia si è confermata il principale partner commerciale della Libia nel primo trimestre del 2025, nonostante un lieve calo dei volumi complessivi. È quanto emerge da uno studio condotto dall'Ice - Agenzia per la Promozione dell'Estero, su dati Istat e Tdm, consultati dall'Agenzia Nova, che segnala una relazione economica solida e diversificata tra i due Paesi, seppur con andamenti differenziati tra importazioni, esportazioni e settori produttivi.
L'interscambio totale tra Italia e Libia ha raggiunto i 2,12 miliardi di euro nei primi tre mesi dell'anno, rappresentando una quota di mercato del 18,51%, in lieve calo del 5,37% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo dato rafforza tuttavia la leadership dell'Italia, davanti a Germania (1,36 miliardi), Cina (1,11 miliardi), Grecia (859 milioni) e Turchia (840 milioni). Le esportazioni italiane verso la Libia ammontano a 440 milioni di euro, con una quota dell'8,35%, in lieve calo rispetto al 2024. L'Italia, tuttavia, rimane il terzo Paese fornitore dopo Cina (884 milioni, +36%) e Turchia (750 milioni, +34%), e il primo tra i partner europei, davanti a Grecia (293 milioni, +30,5%), Paesi Bassi (223 milioni, +152%) e Germania (214 milioni, +55%).
Le importazioni italiane dalla Libia tra gennaio e marzo 2025 sono state pari a 1,77 miliardi di euro, in lieve calo (-2,49%) rispetto allo stesso periodo del 2024. Con una quota di mercato del 23,37%, Roma si è confermata primo cliente della Libia, davanti a Grecia (5,55%), Paesi Bassi (4,22%) e Germania (15,69%, in calo del 55,9%). A livello settoriale, si segnala il peso preponderante del settore energetico, con 174 milioni di euro provenienti dalla raffinazione del petrolio, in calo del 35,2%, ma che rappresentano comunque il 40% del totale delle esportazioni italiane verso la Libia. Il settore della meccanica strumentale, invece, registra una crescita significativa: macchinari generali (56 milioni, +54,5%) e apparecchiature elettriche (55 milioni, +79,2%) guadagnano terreno, consolidando il ruolo tecnologico dell'Italia nel mercato libico. Bene anche i settori automobilistico (16,8 milioni, +66,9%), dell'arredamento (6,6 milioni, +13,1%) e chimico-farmaceutico, con esportazioni chimiche pari a 14 milioni (+36,5%) e farmaceutiche pari a 8,7 milioni (+22,9%). Il settore agroalimentare, storicamente il terzo settore di esportazione italiano verso Tripoli, ha registrato vendite per 51 milioni di euro, in lieve calo del 5% rispetto al primo trimestre del 2024.