AGI - Il governo italiano investirà circa 100 milioni di euro per trasformare l'agricoltura nella provincia di Manica, nel Mozambico centrale, in un'attività agroalimentare. L'annuncio è stato dato dall'ambasciatore italiano a Maputo, Gabriele Annis, che ha aggiunto che 38 milioni di euro di questo importo saranno destinati esclusivamente alla costruzione del centro agroalimentare che sorgerà nella città di Chimoio, capoluogo di Manica. Il diplomatico è intervenuto in una conferenza stampa tenutasi in occasione della visita nel Paese di una delegazione italiana di alto livello guidata dal Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri, Riccardo Guariglia.
Una missione, ha sottolineato il Ministero, volta a rafforzare la cooperazione bilaterale. "Abbiamo uno stock di 300 milioni di euro in progetti di cooperazione attivi qui in Mozambico e, nella sola provincia di Manica, daremo impulso al settore agricolo con un investimento di 100 milioni, di cui 38 milioni saranno destinati al centro agroalimentare che sorgerà nella città di Chimoio, vicino all'aeroporto, con l'obiettivo di trasformare l'agricoltura di questa provincia in agricoltura industriale", ha affermato l'ambasciatore.
La visita del Segretario Guariglia in Mozambico si è svolta il 13 e 14 giugno, alla guida di un'ampia missione di Cooperazione italiana, composta da funzionari della Struttura di Missione del Piano Mattei presso la Presidenza del Consiglio, da diversi ministeri, dalla Caisse des Dépôts et des Prestiti, da rappresentanti di università, organizzazioni della società civile italiana, aziende italiane e organizzazioni partner internazionali. Guariglia, riferisce la Farnesina in una nota, è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica del Mozambico, Daniel Francisco Chapo, e ha incontrato i funzionari dei numerosi ministeri coinvolti nei progetti di cooperazione italiana, oltre a svolgere consultazioni bilaterali presso il Ministero degli Affari Esteri. Questi incontri, che hanno evidenziato la forte attenzione del Mozambico per l'Italia, sono serviti a riaffermare la centralità del continente africano per la nostra cooperazione allo sviluppo e il ruolo strategico del Paese in un partenariato equo e reciprocamente vantaggioso con l'Italia, in linea con gli obiettivi del Piano Mattei. A margine della missione, è stato lanciato un progetto di rafforzamento del programma "Dream", finanziato dalla Cooperazione Italiana e realizzato dall'Università di Tor Vergata e dalla Comunità di Sant'Egidio. I delegati hanno visitato il centro di formazione dell'Ordine Salesiano di Don Bosco.
L'Ambasciatore Annis, da parte sua, ha sottolineato l'intenzione della delegazione italiana di confermare e rinnovare al Capo di Stato mozambicano il sostegno dell'Italia al nuovo governo, attualmente impegnato in una serie di riforme per rilanciare l'economia mozambicana. Secondo il diplomatico italiano, il nuovo governo è impegnato nel dialogo politico e sta portando avanti una serie di azioni volte a migliorare il benessere dei mozambicani. "Come sempre nella storia delle nostre relazioni, l'Italia è lì per sostenerci e aiutarci a crescere insieme", ha dichiarato Annis. Il Mozambico ha un potenziale diversificato, motivo per cui l'ambasciatore ha espresso grande fiducia nel Paese, manifestando il suo entusiasmo in seguito all'approvazione da parte del governo, lo scorso aprile, del piano di sviluppo del progetto Coral Norte, guidato dalla compagnia petrolifera italiana Eni, che sorgerà nella Zona 4 del bacino di Rovuma, nel distretto di Palma, nella provincia settentrionale di Cabo Delgado. Eni è attualmente alla guida del progetto Coral Sul, la piattaforma galleggiante per il gas naturale liquefatto (FLNG) installata al largo del bacino di Rovuma, a 30 chilometri dalla costa di Palma. Coral Norte sarà annessa a 10 chilometri da Coral Sul. "Siamo molto soddisfatti dell'approvazione del piano di sviluppo del progetto Coral Norte di Eni. L'Italia è coinvolta perché riconosce il grande potenziale di questo Paese, sia come governo che come sistema economico", ha sottolineato. La delegazione italiana comprendeva rappresentanti della Farnesina, della Presidenza del Consiglio, nonché una dozzina di aziende, organizzazioni della società civile, agenzie e altri ministeri del governo italiano.